Salvini sostiene non ci si debba curare dei suprematisti bianchi che compiono attentati terroristici


Facendo molta attenzione a non condannare mai il gesto, il leghista Matteo Salvini ha commentato l'attentato del suprematista bianco di Halle dicendo che «uccidere sempre sbagliato, ma...».
Se non c'è «ma» davanti ad un attento terroristico, pare folle che il suo intervento sia stato esaltato da dal telegiornale di Canale 5 con una grafica in cui si asseriva"parla Salvini" quasi come se lui contasse più degli altri. Ed è con quella cornice che il leghista ha illustrato la sua curiosa teoria per cui il terrorismo di destra sarebbe meno grave di quello islamico.
«Il terrorismo islamico ha fatto migliaia e migliaia di vittime in tutto il mondo, è presente in tutto il mondo e sono organizzati. I dementi che sparano in nome di Hitler e di Stalin fortunatamente sono meno e il nazismo e il comunismo non torneranno più, chi spara in nome di chiunque è comunque un deficiente e va rinchiuso», ha affermato.
Peccato che il fatto che Salvini neghi l'esistenza di quai suoi proseliti che pubblicano frasi inneggianti ad Hiler non significhi che quella gente non esista, così come il suo sminuire un fenomeno reale e il tentare di irriderlo col fine di sminuirlo pare solo il trucchetto di un imbonitore che vuole continuare a spostare l'attenzione sul tema che gli porta profitto.
Ci sarebbe anche da domandarsi se sia solo per profitto personale e non per altri motivi che Salvini non vuole si possa ritenere un pericolo il ritorno del suprematismo bianco, dicendoci che lui non si preoccupa se un uomo dichiaratemene neonazista qualcuno va davanti ad una sinagoga in Germania con l'obiettivo di uccidere degli ebrei.
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