Adinolfi sostiene che la commissione Segre renderebbe vittima di hate speech chi vive di hate speech


Adinolfi dice di temete che il contrasto all'odio non gli permetterebbe di dire che chi abortisce debba essere definito «criminale» anche se non ha violato alcuna legge. Dice di temere che lui non potrebbe più vantarsi di aver ingravidato le sue due mogli come pretesto per insultare le famiglie gay. E piagnucola pure che lui verrebbe reso vittima di hate speech a causa del suo hate speech finalizzato a rovinare vite per profitto.

Se è difficile comprendere che ferita possa portare un "uomo" a vomitare così tanto odio, è sui social che scrive:


Al solito, Adinolffi non su cura delle sue poco invidiabili famiglie, dicendo che lui vuole fare soldi rompendo le scatole alle famiglie altrui in ode al suo vantarsi di scopare bareback la tizia con cui ha prodotto figlia 2 e figlia 3 dopo aver sostituito con una vagina più giovane moglie 1.
E per farlo, sostiene che serva impedire ogni argine a fascismo, antisemitismo e sessismo in ode del suo odio verso quel Pd in cui aveva tentato di candidarsi come segretario.

Facendo il bulletto e dicendo che chi ha abirtito deve solo provare a denunciarlo per il suo sostenere che chi non viola la legge debba poter essere definito "delinquente" solo perché lui vorrebbe imporre la sharia, il fondamentalista si inventa anche le solite finte minacce di morte:


Insomma, siamo davanti al solito violento che fa bullismo in una incomprensibile impunità.
Dovessimo dar retta a lui, dovremmo anche noi poter dire che la sua seconda moglie debba essere ritenuta una concubina perché non prevista dal cristianesimo? Dovremmo poter dire che la sua seconda famiglia sia contro i disegni di Dio come sostenuto dal Catechismo? O potremmo definirlo "criminale" anche se incensurato dato il suo aver procurato violenze sui minori con la sua promozione di Di Tolve o della signora De Mari?
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