Polonia, decine di migliaia di neofascisti marciano su Varsavia, tra slogan omofobici e suprematismo bianco


Nella Polonia sovranista governata dall'ultradestra antisemita, omofoba ed antieuropea, i partiti neofascisti sono riusciti ad appropriarsi della festa nazionale per renderla quella che gli organizzatori definiscono come «una delle piú grandi dimostrazioni della destra radicale nella storia».
Gridando slogan di incitamento odio contro «gli ebrei che vogliono derubare la Patria», i gay e l'Unione europea, hanno esaltano le destre antisemite locali degli anni Venti e Trenta portando i vessilli dei neonazi polacchi ispirato alla svastica.
Nella loro rivisitazione storica, le richieste di risarcimento degli ebrei polacchi diventano un furto alla sacra madre Patria. I gay sono una minaccia alla supremazia eterosessuale. Le donne devono starsene al loro posto ed ubbidire al maschio.
Tra i loro slogan fascisti si sono sentite frasi come «falciamo via la marmaglia comunista» o «vietiamo di essere froci» Immancabile è stato anche l'abiso della credilità religiosa: «Dio, onore e Patria», «Siamo cristiani, la Patria non può morire come l'Europa occidentale cosmopolita» e «Polska cala tylko biala» (la Polonia intera è solo bianca).
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