Rita Dalla Chiesa si mette a diffondere le bufale di Imola Oggi contro la sorella di Cucchi


Dal momento che al suo adorato Matteo Salvini non frega nulla di un cittadino viene picchiato a morte dalla "sua" polizia, la sovranista Rita Dalla Chiesa ha ritenuto di dover contribuire a la sorella della vittima per punire chiunque osi ricorrere alla giustizia contro gli interessi economici e propagandistici del suo "capitano". Sì, proprio di quel tizio che invocava "pieni poteri" mentre dal palco di Roma prometteva una polizia "col manganello", che chiede l'arresto del primo ministro del suo governo mentre non vuole rispondere al popolo sul Russiagate.
Spargendo una bufala confezionata dal sito di propaganda leghista Imola Oggi, la signora Dalla Chiesa scrive:


L'articolo linkato è una vergognosa patacca, pesantemente offensiva nei confronti della famiglia Cucchi, che viene pateticamente attribuita ad un sedicente "carabiniere" che si proclama "voce del popolo" attraverso la dicitura: «Firmato: un carabiniere qualunque (la lettera non è firmata e circola sul web, ma interpreta il comune sentire di milioni di cittadini)». Insomma, un insulto all'intelligenza che in un Paese civile porterebbe alla radiazione del candidato leghista che gestisce quel sito di disinformazione propagandistica ma che in Italia viene rilanciata dai servi dell'élite padana per fomentare odio contro le vittime.
E non meno patetico è come quei sedicenti "difensori della famiglia" sostengano che una sorella non debba poter chiedere giustizia per il fratello ucciso dallo stato, mostrandoci un'ennesimo corto circuito tra le parole e i fatti di quei tizi che vanno in giro a dire che per "difendere i bambini" si debba impedire ogni contrasto al bullismo omofobo nelle scuole.
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