Salvini difende i fascisti: «Quelle Segre è una commissione sovietica che imbavaglia i popoli»


È in un videoproclamo di rara volgarità che Matteo Salvini non si è limitato sbraitare che Renzi sarebbe una faccia da culo, ma ha pure sostenuto che i suoi amichetti nazifascisti debbano essere lasciati liberi di vomitare tutto l'odio che vogliono. Sarebbe per questo che il leghista ha ordinato l'astensione contro la commissione Segre che dovrà fronteggiare antisemitismo e revisionismo storico.
«L'antisemitismo -ha detto- è una cosa da malati di mente, ma un altro paio di maniche è mettere su stesso piano chi dice che gli italiani hanno una cultura, un onore, una dignità che non possono essere svenduti e messi in discussione» e che quella votata in Senato è una «commissione sovietica: andate a rileggervi "1984" di Orwell, gli psicoreati, la polizia che perseguitava il pensiero, la libertà, il cuore, l'arte, il teatro, la musica perché facevano paura al regime. Condannare la violenza che non tornerà sì, ma imbavagliare i popoli no».
La citazione scelta è guarda caso la stessa usata dai findamentalisti pagati dalla Russia, così come è buffo che a sostenere che calunnie ed odio siano "libertà di pensiero" sia quel tizio che continua a perdere le cause che intenta contro chiunque esprima un'opinione a lui sgradita.
Poi, appellandosi a quell'odio contro gli stranieri su cui campa, ha aggiunto: «Un conto è condannare la violenza, i campi di sterminio nazisti o comunisti, perché Hitler e Stalin sono la stessa feccia, condannare gli errori e gli orrori della storia. Altro conto è utilizzare questa storia per bloccare la libertà di pensiero e di parola e il “prima gli italiani”, perché secondo qualche cretino “prima gli italiani” è razzismo, bloccare gli immigrati clandestini è razzismo».
Peccato che Salvini si faccia pagare da quegli elettori a cui dà del "cretino" perché in disaccordo con la sua ideologia.
3 commenti