Imola Oggi, la fucina di bufale ed odio leghista


Un paese che tollera siti di promozione all'odio come quella porcheria di Imola Oggi è un Parse morto. Già, perché sarà anche che Salvini lucra sul razzismo e che i suoi servi amino fare a gara per compiacerlo, ma surreale è che lo stato non arresti quei professionisti dell'odio che mentono o creano inutili allarmismi per fini politici.
Se si ha il fegato di guardare le porcherie pubblicate da Imola Oggi, ci si troverà davanti ad un cumulo di porcherie che mirano a veicolare l'idea che gli stranieri sono tutti ladri e che i "sinistrnzi" odierebbero il Paese perché lo fice quel loro Salvini che ci ha indebitato di 32 milioni di euro per farsi campagna elettorale a nostre spese, ci ha rubato 49 milioni e ha mandato Savoini a contattare una truffa che avrebbe portato i risparmi degli italiani nelle casse del partito leghista.

Oltre ad ignorare ogni crimine compiuto da italiani per elencare solo quelli commessi da stranieri, i leghisti di Imola Oggi teorizzano che i diritti di un intero gruppo sociale debbano essere negati se un singolo è accusato di avere problemi psicologici:


Se è vergognoso che si cacci chi avrebbe bisogno di assistenza psicologica, incomprensibile è in che modo un singolo episodio dovrebbe giustificare l'odio leghista contro i figli di stranieri nati in Italia.

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Nella foto: Armando Manocchia, direttore di Imola Oggi, insieme a Marcello Foa, l'uomo che Salvini ha preteso alla guida della Rai.
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