OpenDNS e Cisco hanno problemi di omofobia?

OpenDNS è un celebre servizio internet che offre liberamente i propri DNS e che offre diversi tipi di filtraggio sui domini. Nell'agosto del 2015 è stato acquistato da Cisco System, azienda multinazionale leader nella fornitura di apparati di networking che peraltro dichiara di sostenere i diritti lgbt.
Nel consultare i loro filtri, appare evidente come ogni sito di informazione lgbt venga proposto come un "sito per adulti" manco stessero applicando le teorie di Pillon sulla necessità di applicare le leggi anti-gay di Putin in occidente. Non solo, pare anche curioso osservare come lo stesso utente che propone di classificare la propaganda omofoba de La Nuova Bussola Quotidiana come se fosse un autorevole sito di notizie sia lo stesso che chiede che Bitchyf sia accusato di contenere pornografia, nudità e fotografie di lingerie, manco il fondamentalismo stia operando per censurare qualunque informazione contrasti con la loro propaganda. I filtri in questione, infatti, sono quelli che servono per impedire a computer aziendali o a network domestici di poter consultare determinate categorie di siti, peccato che chi scelga di non vedere pornografia non potrà neppure vedere GayNews.it nonostante paia evidente che serve moltissima fantasia (o molta malafede) per pensare di poter far rientrare quel sito in quella categoria.
Interessante è osservare come quelle politiche non valgano all'estero, dove siti come Pink News o Gay Star News hanno visto respingere chi proponeva di classificare come "pornografia" o "siti per adulti" i due portali di informazione.

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