Per il sito di Nicola Porro, gli ecologisti sarebbero «ecocretini»


Non vale neppure la pena leggere le stronzate pubblicate dal sito di Nicola Porro e il loro sostenere che le domeniche ecologiche sarebbero fonte di inquinamento perché, in quanti ricconi leghisti, loro credono che tutti useranno dei taxi e giurano che quest'ultimi mancheranno più chilometri della somma delle auto private. L'invettiva è come sempre sterile e fine a sé stessa, conforme a quel "populismo" che deve odiare sempre e comunque. Se i taxi vanno, non va bene. Se non andassero, direbbero che le povere vecchiette resterebbero recluse... insomma, l'importante è creare rabbia da usare a fini propagandistici.

Quello che dovrebbe farci riflettere è come sia possibile che nella sua opera di sdoganamento dell'insilto come alternativa populista alle argomentazioni, in vicedirettore de Il Giornale possa restare impunito mentre si permette di dire che gli ecologisti sono dei cretini. Lo dice come se pretendesse di detenere la verità rivelata, attribuendo definizioni illecite e volgari contro chi osa non sottomettersi alla sua dittatura. Eppure il titolo scelto dal suo sito di paganda è questo schifo:


Ma se noi dicessimo che Nicola Porro e i suoi porrini sono dei cretini, rischieremmo una denuncia? E dunque perché Nicola Porro e i suoi porrini si permettono di dirlo ad altri?
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