Tuiach: «La nostra salvezza arriverà da est dove i camerati sono in Parlamento»


Il consigliere Fabio Tuiach pare un disco rotto nel suo inneggiare a Mussolini, ai russi omofobi e ai fondamentalisti che pretendono di imporre con la forza simboli religiosi svuotati da ogni senso. Raccontando che essere "cristiani" significhi brandire crocefissi mentre si manda a quel paese Gesù e il suo invito all'accoglienza, il camerata scrive sui social:


E chi glielo spiega che "Tuiach" non è in cognome italiano? E se ama così tanto gli stati neonazisti, perché non se ne va lui al posto di minacciare le persone per bene con le sue pruriginose fantasie?
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