L'Indonesia vuole criminalizzare l'omosessualità e il sadomasochismo, togliendo i figli a chi li pratica


In Indonesia è in discussione una nuova legge sulla "resilienza familiare" che mira a vietare l'omosessualità e il sesso sado-maso. I trasgressori verranno puniti con la perdita della custodia dei propri figli.
La bozza del progetto di legge dispone che chiunque "soffra" di "deviazioni sessuali" sia tenuto ad auto-denunciarsi alle strutture di riabilitazione per essere sottoposti ad in precisati "trattamenti". Le "deviazioni sessuali" vengono definite come "esortazioni a raggiungere la soddisfazione sessuale attraverso modi insoliti e irragionevoli", includendo il sadomasochismo, l'omosessualità e l'incesto.
Chiunque non si auto-denuncerà rischia di vedersi portare via i figli. Inoltre la maternità surrogata verrà punita con sette anni di reclusione, così come si definiranno legalmente i ruoli di padre e madre all'interno della casa.
Il Paese, a maggioranza musulmana, si spostando verso un maggiore conservatorismo e negli ultimi anni si è registrato un aumento dell'odio contro le persone lgbt o chiunque non sia ritenuto conformato ai dogmi religiosi dettati dai fondamentalisti. Usando una retorica portata avanti in Italia da personaggi come il senatore leghista Pillon, i quattro partiti politici che supportano la criminalizzazione dell'omosessualità dicono di voler favorire lo "sviluppo basato sulla famiglia", a "prendersi cura delle questioni relative alla famiglia" e "curare bene marito e figlio".
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