Rinviati a giudizio i due genitori che fecero rapire il figlio perché gay


È stato richiesto il rinvio a giudizio dei due genitori veneti che fecero rapire il figlio perché omosessuale. Saranno accusati di sequestro di persona, violenza privata e lesioni.
La vicenda risale al maggio 2016, quando il figlio della coppia di origini bulgare iniziò a frequentare l’Università di Padova e si innamorò di un altro ragazzo. Non appena i genitori scoprirono la loro relazione, dissero che il ragazzo andava «rieducato» e mandarono un loro amico di famiglia nell'appartamento universitario in cui viveva loro figlio. Lo fecero salire a forza su un’auto per deportarlo in Bulgaria in una casa di un loro parente in un paese sul Mar Nero. Il suo fidanzato cercò di impedire il rapimento, ma venne picchiato.
Da allora non si sa più nulla sulla sorte del giovane e non si sa neppure se la polizia sia sulel sue tracce per riportarlo al sicuro in Italia.
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