Tuiach sostiene di poter insultare i cittadini gay data la presenza di un crocefisso nell'Aula consigliare


Il consigliere triestino Fabio Tuiach sostiene di poter insultare i cittadini gay data la presenza di un crocefisso nell'Aula consigliare. È questa la patetica teoria da lui illustrata ai giornalista di Trieste All News in merito al suo volantinaggio per la promozione dell'integralismo di Pio X.
Il consigliere dice di volersi far promotore di un modello di "cristianesimo" integralista come ritorsione contro i gruppi sociali che sono vittima della sua costante propaganda d'odio: «Si sono scagliati contro di me di nuovo, quando ho ‘osato’ dire che gli omosessuali fanno l’amore contro natura. E allora ho pensato che fosse il caso di ricordare a tutti che nelle scuole e in Consiglio Comunale c’è un crocifisso. Fra i peccati che gridano vendetta, come ci ha insegnato San Pio X, c’è proprio l’atto impuro contro natura: la sodomia», sbraita il consigliere che si riempie le tasche col denaro pubblico che pretende gli sia versato dai triestini.
Dice di aver scelto il papa dei neofascisti perché Pio X «può ricordarci che alla fine del nostro cammino c’è Dio, e che di quello che facciamo dovremo rispondere. Di omicidio se pratichiamo l’aborto, di aver oppresso i poveri se imponiamo al cittadino troppe tasse» e, riguardo alla sua promessa (mai mantenuta) di arruolarsi nella legione straniera, Tuiach dice che non l'ha fatto perché doveva diffondere odio contro gli stranieri e attentare ai diritti riproduttivi delle donne dato che «Volevo staccare e cercare me stesso. Per qualche mese. Non sono stato capito. Poi sono andato a Lourdes. Penso che ci siano tante cose ingiuste nel mondo e anche in questa città: l’aborto, l’immigrazione incontrollata. Bisogna fare qualcosa».
E quel "qualcosa" sarebbe obbligare i gay ad ingravidare donne a cui verrà impedito di abortire mentre si cerca di lasciar morire in mare quei bambini che lui schifa nel nome di Dio solo perché hanno un colore della pelle a lui sgradito? E da quando il crocefisso sarebbe una "legittimazione" all'odio manco si volesse scimmiottare i miliziani dell'Isis?
Riguardo al volantino di Tuiach, l'articolo ci fa sapere che consigliere ha ripreso vecchi slogan uscendosene con il suo sostenere che in cabina elettorale che "Dio ti vede, Stalin no". Peccato che un tizio che non prova vergogna nel paragonare le sinistre moderne a Stalin pare avere bisogno di molto auto.
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