Sono legati a Trump gli estremisti che gestiscono una rete mondiale di cliniche che cercano di impedire gli aborti ingannando le donne


Risulta legato a Donad Trump il gruppo di estremisti sedicenti "cristiani" che vuole contrastare i diritti riproduttivi delle donne attraverso l'inganno. Il gruppo opera attraverso centinaia di centri medici sparsi in tutto il mondo (Italia compresa) che vengono spacciate per strutture sanitarie neutre, salvo poi prendere mira le donne vulnerabili con «disinformazione, manipolazione emotiva e inganno» dopo aver meticolosamente nascosto le loro finalità anti-abortistiche e religiose del proprio personale.
Un'indagine condotta da OpenDemocracy ha dimostrato come il personale sanitario di quei centri tenti di ingannare le donne proponendo bufale ascientifiche molto simili a quelle che in Italia ritroviamo rilanciate dai fondamentalisti di Provita Onlus anche grazie ai patrocini dei leghisti e ai finanziamenti russi. Alle loro vittime raccontano falsamente che l'aborto aumenterebbe i rischi di cancro e malattie mentali; che una donna debba aver bisogno del consenso di un partner per accedere all'aborto o che gli ospedali si rifiuteranno di curare eventuali complicazioni mediche dall'aborto. Il personale che incoraggia le donne a ritardare l'aborto e la contraccezione d'emergenza, cercando di aspettare si troppo tardi perché possano praticarlo. Ed ancora, nei loro materiali informativi affermano che «i preservativi non fanno un buon lavoro nel prevenire la gravidanza» o che l'aborto aumenterebbe i rischi delle donne di abusare dei propri figli. Surreale è come i medici arrivino a sostenere che l'aborto possa "trasformare" il proprio partner in un gay.
È evidente si tratti di informazioni fuorviante, così come spesso il loro personale risulti operare senza alcuna qualifica medica nonostante si spaccino per dottori. In Italia, ad una giornalista sotto copertura di OpenDemocracy non solo è stato falsamente detto che avere un aborto può causare il cancro, ma si è sostenuto che il parto avrebbe potuto curare grado di curare gravi malattie tra cui la leucemia. In Spagna, ad un altro giornalista è stato consegnato un articolo in cui si afferma che dopo un aborto una donna ha il «144% di probabilità in più» di abusare fisicamente dei propri figli.

La Heartbeat International rivendica stretti legami con la Casa Bianca. Il vicepresidente Mike Pence ha pubblicizzato le sue attività a Capitol Hill, così come Donald Trump ha plaudito ad una decisione della Corte Suprema del 2018 a favore dei loro centri anti-gravidanza. Ma significativo è anche come la Heartbeat abbia sollecitato i suoi alleati a richiedere finanziamenti dai suoi «nuovi amici a Washington»
In Sudafrica, il vicedirettore generale del Dipartimento della Sanità Yogan Pillay ha dichiarato che i centri indagati «stanno violando la legge e le linee guida nazionali» e che il governo agirà a breve. A Città del Messico, la segretaria alla salute Oliva López ha dichiarato che il suo dipartimento aveva precedentemente ricevuto denunce dei cittadini sulla &laqup;disinformazione» offerta da quelle strutture e promette «sanzioni». Pare che anche in Italia, Croazia, Ecuador e Argentina siano state avviate indagini governative, mentre a Bruxelles i deputati al Parlamento europeo hanno condannato le attività di questi centri dato che sarebbero reo «senza dubbio di una violazione dei diritti umani, un grave rischio per la vita delle donne e un grave minaccia alla democrazia».
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