Tuiach e Pasqualato: «Nel medioevo l'inquisizione metteva al rogo i sodomiti e tutti vivevano felici e contenti»


Letteralmente ossessionato dai gay e dall'invocare il loro sterminio nel nome di Dio alla stregua di uno jihadista, il consigliere triestino Fabio Tuiach è tornato a raccontare le sue curiose teorie. L'esponente di estrema destra si racconta che nel Medioevo non sarebbero esistiti molti gay, forse incapace di comprendere che nessuno avrebbe fatto coming out sapendo che i suoi antenati li avrebbero sterminati. Poi, citando la Bibbia a casaccio, inizia a lodare l'omofobia si Paolo di Tarso (che peraltro mai conobbe Gesù) e ci spiega che lui sogna un nuovo Medioevo:


Se è opinabile sostenere che nel medioevo la gente fosse tutta «felice e contenta» solo perché l'uomo poteva abusare sessualmente delle donne anche se loro avevano mal di testa o se non volevano le loro attenzioni, ad inneggiare a quel Medioevo troviamo anche Nicola Pasqualato, ossia il braccio destra del leghista Gianfranco Amato. Sostenendo che la sua idea di "libertà" sarebbe quella dell'anno Mille, è attraverso la scuola di indottrinamento della moglie che ci comunica di essere all'opera per proporre una nuova «civiltà» basata sul fondamentalismo:


Il punto di partenza del comizio, pubblicato da Pasqualato sui social network russi, è l'abuso dei bambini di Bibbiano a fini propagandistici. Parlando di imprecisati «assistenti social omosessualisti» e di altre stupidaggini populiste, la loro teoria è che il mondo sarebbe «degradato» come l'Impero Romano d'Occidente e che bisognerebbe ambire a «un sant'uomo come san benedetto da Norcia che introdusse la regola» dato che loro sostengono che le libertà individuali siano «luciferine» e che «il neoumanesimo è il cancro dell'uomo che si è messo al posto di Dio. Un tumore che è stato iniettato nel ventre della cristianità». Annunciano anche che il loro scopo è raccogliere soldi per acquistare un canale del digitale terrestre da poter usare per la loro propaganda, magari affiancandosi a al canale di propaganda antiscientifica di Panzironi.

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