Cascioli difende l'omofobia sostenendo che i gay siano «anormali» e «pervertiti»


È con la sua consueta ferocia che il fondamentalista Riccardo Cascioli si mostra in in prima linea nel diffondere odio e promuovere violenze pur di raccontarsi che il suo avere erezioni davanti alle donne debba essere ritenuto un merito civile da cui dovrebbero derivare privilegi sociali.
Questa volta il sedicente "cattolico" (che però pare credere più in Salvini che in Gesù Cristo) se c'è uscito con un articolo intitolato "La perversione gay dilaga con la scusa dell'omofobia" in riporta le parole di un vescovo integralista che va in giro a dire che:

Video su internet accessibili a chiunque mostrano tutte le forme possibili di attrazione omosessuale, che includono perversioni come l'incesto e il feticismo. E' il contesto di una cultura disumanizzata, che ha perso il sentire di ciò che è naturale. E accusano di omofobia chi propone la morale sessuale fondata sull'ordine naturale

Con buona pace per l'anima omofoba del signor vescovo e dei suoi amichetti integralisti, su Internet si vedono video eterosessuali assai più depravati e non si capisce in che modo questo dovrebbe avere a che vedere con una legge che mira a proteggere le vittime di aggressioni e violenze dettate dall'orientamento sessuale.

Ricorrendo a quel populismo che pervade le sette omofobe, l'articolo inizia a negare che l'omofobia sarebbe un problema dato che nel secolo scorso si è voluto dire che alcune persone potessero avere paura delle differenze anziché affermare che gli omofobi sono semplicemente degli stronzi:

Omofobia è un termine nuovo nella nostra lingua. Un neologismo, formatosi impiegando come suffisso il sostantivo fobia e il prefisso homo, che è in greco l'aggettivo homòs. Phobòs significa paura, timore repentino, terrore è l'azione del verbo phobès, spaventare. Homòs equivale a "lo stesso", simile, somigliante. Si definisce omofobia l'avversione all'omosessualità e agli omosessuali. Le fobie esprimono rabbia emotiva contro qualcosa o qualcuno, sono timori ossessivi e angoscianti. La parola omofobia sembra di formazione recente e così anche la sua diffusione e il suo uso. L'omofobia è un atto di discriminazione? Chiariamo: in primo luogo discriminare vuol dire distinguere, separare, differenziale; non potremmo nè pensare nè parlare senza discriminare. Tutto sarebbe confusione.

Ancora una volta è ricorrendo a parole vuole di ogni senso che questa gente cerca di giustificare chi aggredisce e picchia i gay, negando la verità che è davanti agli occhi di tutti pur di auto-assolversi con la falsa testimonianza e un blasfemo ricorso a fantomatiche scuse "religiose". Ed è sempre ricorrendo al negazionismo e ad un linguaggio violento che proseguono:

Si stima che un numero apprezzabile di uomini e donne, numero invariabilmente esagerato dalla propaganda LGBT, presentino tendenze omosessuali profondamente radicate.
Per identificare questa realtà e giudicare veramente su di essa è fondamentale il concetto della natura umana e dell'ordine oggettivo che da questa proviene e che prescrive comportamenti concordi universalmente validi. La tendenza omosessuale è oggettivamente disordinata e la sua origine psichica rimane in gran parte inesplorata. Questa indicazione è di grandissima importanza soprattutto di fronte a una massiccia propaganda che pretende di farla passare per normale, per naturale, quando anche il buon senso può avvertire che non è conforme alla regola che esprime la realtà di ciò che è l'uomo.

Esatto, questi signori vanno in giro a dire che i gay non sarebbero normali perché loro credono di essere ariani e ripudiano chiunque sia fatto ad immagine di Dio e non ad immagine del Pillon o del Cascioli di turno. Ed è sostenendo che Dio abbia sbagliato a creare l'omosessualità che questi signori giovano a dire che la natura dovrebbe essere basata sul senso che loro attribuiscono al sesso:

Però gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati, contrari alla legge naturale, dato che manca loro la debita complementarità affettiva e sessuale, che solo può verificarsi nella relazione uomo-donna, così com'è scritto nei loro corpi. Pertanto, quegli altri sono chiusi alla procreazione alla comunicazione del dono della vita.

Sostenendo che l'odio sia il volere di Dio e che la tolleranza debba essere accusata di essere "propaganda", il vescovo inizia a dirsi un gran esperto di pornografia mentre giura sul suo onore che:

Gli insegnamenti qui espressi sono molto opportuni se si tiene in conto la propaganda gay che si realizza in migliaia di video prodotti negli Stati Uniti e immessi incessantemente e accessibili a tutti su internet. Sono protagonisti attori porno, la maggior parte di loro sono giovani, compresi gli adolescenti (e non mancano i bambini), con corpi atletici che sono oggetto di adorazione. Presentano tutte le forme possibili di attrazione omosessuale, che includono perversioni come l'incesto (padri con figli, tra fratelli, cugini e altri parenti, sadomasochismo, fisting e feticismo).

Curiosamente non pare interessargli se le stesse fantasie sono presenti anche nei film per soli adulti destinati ad un pubblico eterosessuale, indicando come lo scopo delle loro vite omofobe sia la promozione dell'odio contro interi gruppi sociali. Anzi, ci ricamano sopra per cercare di alimentare paure che possano tradursi in odio e violenze:

Ci si può chiedere che effetti possano provocare queste esibizioni propagandistiche dell'universo gay - completamente redditizie - nel bacino di migliaia di utenti. Persuaderebbero molti a pensare che questi disordini siano normali, la curiosità può indurre all'imitazione e l'assuefazione finisce per inibire le reazioni spontanee di rifiuto che potrebbero causare nelle persone comuni, anche non sufficientemente formate. Dobbiamo tenere in conto inoltre il contesto di una cultura disumanizzata, che ha perso il sentire di ciò che è naturale. I mezzi di comunicazione e la propagazione dell'ideologia di genere ogni volta con maggiore frequenza, qualificano come fobica una concezione della sessualità fondata sull'ordine naturale. Organismi statali che operano come polizia del pensiero sono capaci di impedire la diffusione pubblica dei testi biblici che ho citato. Non mi stupirei che lo facessero. Andiamo avanti così: che cosa sarà del futuro della società?

Insomma, pare che per loro l'odio contro il prossimo sia la loro unica ragione di vita.
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