Coronavirus. Tuiach insulta la polizia perché fa rispettare le leggi anche a chi fa l'untore a messa


Il consigliere triestino Fabio Tuiach si intasca fiumi di denaro pubblico mentre sbraita che lui odia la nostra costituzione e odia le nostre leggi. Tra un inno al suo Mussolini e una qualche sparata antisemita, il camerata di Trieste si è pubblicamente vantato di aver violato i decreti contro la trasmissione del Coronavirus perché sarebbe andato in una chiesa alla ricerca di oggetti da idolatrare paganamente. Ci fosse stato il suo Mussolini, sarebbe stato fucilato per strada.
Oggi il consigliere ha ritenuto di dover rincarare la docce, sbraitando come un indemoniato contro gli agenti di polizia che fanno rispettare le leggi davanti a quegli incoscienti che si radunano nelle chiese nonostante non si sia modo peggiore per propagare il virus e invalidare tutti i sacrifici di chi ha abbassato saracinesche o chiuso fabbriche a tutela della salute pubblica.

Sostenendo che chi usa Dio come pretesto per l'illegalità debba poter delinquere quanto vuole, il consigliere scrive:


Insomma, il consigliere ci spiega che il suo anti-europeismo, il suo fascismo e la sua omofobia non sarebbero espressione di un'ideologia "sovranista" ma solo l'espressione di un bullo che vuole fare ciò che gli pare e a cui non frega nulla se il suo andare in chiesa potrebbe portare a esaurire i posti letto in terapia intensiva e condannare a morte qualcuno. Lui se ne frega di tutto e di tutto, dicendo che lui vuole fare quello che vuole. E poi dice pure di essere fascista, forse ignorando che il suo Putin o il suo Mussolini lo avrebbero fucilato per molto meno!

Inoltre quelli che se ne vanno a messa violando le leggi dello stato non stanno mettendo a rischio sé stessi: mettono a rischio le persone che non troveranno posto in terapia intensiva e i medici che si stanno infettando per cercare di salvare i cittadini (che però non meritano certo simili sacrifici se loro se ne sbattono e se si infettano volontariamente). Vogliono far del male a sé stessi e agli altri? Se ne vadano in Polonia ad infettarsi nelle chiese, così non ruberanno i posti letto a noi italiani quando si beccheranno qualcosa!

Eppure lui continua a dire che vuole un'Italia ridotta come la Polonia e l'Ungheria perché lì si cono i fascisti:






Ed è schernendo gli italiani che il camerata passa a deridere chi canta l'inno d'Italia dai balconi dopo essersene stato a casa e non certo dopo essere andati in giro ad infettare i passanti sostenendo che loro non credono che Dio sia ovunque e non sanno come pregare senza la presenza di oggetti da idolatrare in una chiesa:


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