I deliri di Silvana De Mari: «I gay sono il 2% della popolazione ma sono il 50% dei nuovi casi di Aids»


Mentre i veri medici sono in ospedale a combattere contro il Coronavirus, la "dottoressa" Silvana De Mari preferisce contribuire alla campagna d'odio a sostegno dell'omofobia finanziata da Toni Brandi e Jacopo Coghe (e chissà quanti respiratori si sarebbero potuti comprare con l'equivalente dei rubli da loro investiti nei loro manifesti di disinformazione).
Lo annuncia, eccitato come una scolaretta, il consigliere Fabio Tuiach:


Nell'articolo, i due fondamentalisti dicono falsamente ce la signora sarebbe stata assolta dal processo che l'vista condannata per diffamazione contro i gay e c'è da provare disgusto nel trovare la signora che sbraita come indemoniata frasi vergognose come:

Ho visto la vostra campagna perché quello che sta per accadere in Parlamento è un pericolo mortale per la libertà di parola che è la più elementare, ma anche per la libertà religiosa che non può che saltare completamente. Non c’è nessuna emergenza omofobia e lo sappiamo, ma c’è l’emergenza di tappare la bocca alle persone perché quando è necessario vendere una menzogna, occorre punire la verità. Usare il tubo digerente a scopo ricreativo, come qualcosa di fisiologico e normale, è una menzogna. La menzogna che l’uso a scopo ricreativo del tubo digerente non causi aumento esponenziale di malattie sessualmente trasmissibili è appunto una menzogna. Abbiamo gli attivisti LGBT che entrano nelle scuole ad insegnare l’affettività e chiunque ricordi che gli omosessuali maschi sono il 2% della popolazione ma sono il 50 % dei nuovi casi di Aids e l’80% dei nuovi casi di sifilide, con costi enormi per la salute pubblica, viene tacciato di omofobia. Nessuno può essere accusato di essere cattivo se sta dicendo la verità. Particolarmente tragica la situazione sulla transfobia perché si può creare confusione nei bambini: un bambino che non si riconosce nel proprio sesso biologico deve avere tutto l’aiuto possibile per tornare a riconoscersi in questo senso. Grazie a tutto questo vengono venduti come normali trattamenti, anche chirurgici apocalittici per i bambini ma viene anche garantita una confusione continua che diffonde una continua sensazione di insicurezza.

E se è assurdo che a proclamarsi come giudice supremo che si arroga il diritto di sancire cosa sia "normale" sia una tizia divorata da un odio contro-natura verso interi gruppi sociali, delirante è il suo sostenete che il vomitare omofobia dovrebbe giustificare l'omofobia in nome di bambini contro cui lei vuole nuocere.
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