È boom per la petizione che chiede la cancellazione dei programmi della D'Urso. FdI attacca: «Contro di lei gli atei nemici della preghiera»


È passato senza sanzioni l'endorsement offerto alle cialtronerie di Panzironi ed è pure stato accettato passivamente che si mettesse al televoto il giudizio su una denuncia di maltrattamenti domestici sulla base delle sfilate di moda della madre del camerata che era scappato di casa nel bagagliaio di una macchina... ma la carnevalata della preghierina con finalità elettorali che la signora Barbara D'Urso ha recitato in diretta con Matteo Salvini sulla pelle dei morti da Coronavirus continua a scuscitare indignazione.
Ed è così che su Change.org sta spopolando, con quasi 40.000 firme già raccolte, una petizione che chiede la cancellazione dei programmi della D'Urso. Altro che il vergognoso raddoppio del prime-time proposto dai vertici del biscione che vorrebbero infliggere agli italiani due serate in cui la signora potrà disinformare sul coronavirus ed offende il sentimento religioso di quei milioni di italiani per i quali la fede non è una filastrocca recitata con quei Salvini a cui forse sarebbe duopo chiedere perché mai abbia smantellato la sanità lombarda per regalarla ai privati.

A mostrarci i fini propagandistici di quella blasfema preghierina è anche l'organo ufficiale di Fratelli D'Italia, i quali cercando di usare quella carnevalata come pretesto per cavalcare l'odio relgioso e sostenere che chi non prende per il culo Gesù nella modalità che tanto piace a loro sarebbe «atei nemici della preghiera». Ed è paretico che a dirlo sia una che dice che il suo dirsi opinabilmente «cristiana» varrebbe solo per negare il diritto di esistenza alle famiglie gay e non certo per accogliere i bisognosi secondo l'invito di Gesù, dato che in quel caso loro pregano perché quella gente venga reclusa nei lager libici in virtù di come loro odiano il loro prossimo... ma questa è la porcheria che scrivono:


Pare dunque che i discepoli di Giorgia Meloni vogliano dare falsa testimonianza nel creare un falsa contrapposizione che esiste solo nelle loro menti, incuranti di come molti sacerdoti si siano detti offesi da quella ridicolizzazione della religione. Oppure pensano che chiunque creda in Gesù e non in Giorgia Meloni debbano essere accusati di ateismo come se vivessimo in un regime sotto il controllo dell'Isis?
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