Silvana De Mari minaccia la salute pubblica invitando i suoi proseliti a contagiarsi con il Coronavirus


È con una irresponsabilità imbarazzante che la signora Silvana De Mari invita i suoi proseliti a contrarre e diffondere il Coronavirus, sostenendo che le epidemie servirebbero a mettere alla prova Dio e bisogna fregarsene se si farà del male al prossimo. Lo scrive dal suo profilo Vk:


Nell'articolo, la signora invita i suoi proseliti ad immolarsi:

Una Chiesa vera, che ancora crede in Dio con il Coronavirus deve fare lo stesso: “Signore ti chiediamo di allontanare questo calice, ma se questa è la tua volontà sia fatta la Tua volontà”, vuol dire che siamo abbastanza forti da affrontarlo e che questa prova renderà ancora più forte la nostra fede e la nostra anima. Chiudere le Chiese durante un’epidemia è un gesto da atei, quindi prendiamo atto che una buona parte della nuova Chiesa 3.0 è completamente atea. Completamente atea e completamente allineata con le élite che vogliono la distruzione della civiltà europea cristiana, ma soprattutto dell’Italia che ne è il cuore. La doverosa elementare prudenza, il primo gesto di elementare buon senso in caso di epidemia è chiudere le frontiere. La nuova Chiesa 3.0 le vuole spalancate, ma si precipita a chiudere le Chiese e rende obbligatoria la sbagliata e anche blasfema Eucarestia sulla mano, che è ed è sempre stata un arbitrio, perché la nuova Chiesa 3.0 è atea e non crede in Dio. In caso di epidemia, l’ultima idea che le viene in mente è pregare e far pregare.

Invitando al golpe e invitando i suoi seguaci a violare i decreti ministeriali a tutela della salute pubblica (l'articolo è datato 28 febbraio ma è stato rilanciato anche oggi), la fondamentalista aggiunge:

Riapriamo noi le nostre chiese; se i nostri preti sono troppo terrorizzati per tenerle aperte, le terremo aperte noi. Andiamo in Chiesa, ci inginocchiamo chiediamo perdono di tutti i nostri infiniti peccati, non so voi, ma io ne ho una fila da far spavento e chiediamo che la nostra fede aumenti. La cosa peggiore che può succedere col Coronavirus è di morire. La cosa peggiore che può succedere con le chiese chiuse è di vivere senza la volontà di Dio. Centomila volte meglio la morte.

In realtà la signora mente, dato che il rischio è che i suoi proseliti uccidano altre persone e che per colpa loro e della loro irresponsabilità non ci siano posti per ospitare gli over 65 nella terapia intensiva per colpa loro.

Ed è invitando a compiere quello che pare un reato penale dati i divieti vigenti che la signora scrive:

E il momento è venuto di cercare le Chiese che non hanno mollato. Spesso non sono Chiese nel senso architettonico, sono stanzoni ricuperati in qualche maniera, quelli dove ancora si dice la Messa in latino, completamente diversa da quella attuale. L’Eucarestia è data a un credente in ginocchio su un inginocchiatoio, ha la testa all’altezza giusta, il sacerdote riesce a dare l’Eucarestia, che tocca solo lui con le mani che ha lavato, senza sfiorare la sua bocca. Il credente non la tocca con la mano che ha toccato il banco e innumerevoli altre cose dopo essere stata lavata l’ultima volta.
E soprattutto dove si celebra la Messa in latino, ti parlano di Dio, non dei migranti, e di quando sono cattivi i populisti e altre idiozie di questo calibro. La Messa in latino non poteva essere modifcata, coloro che l’hanno modificata hanno contraddetto un ordine papale e nemmeno un altro Papa aveva l’autorità di farlo.

Poteva forse mancare un riferimento al suo razzismo e al suo odio verso l'invito all'accoglienza predicato da Gesù? Ed è sostenendo che il suo suicidio sarebbe "martirio" anche se il rischio di uccider altri lo fa sembrare molto più un omicidio che incalza:

Date a Cesare quel che è di Cesare. E date a Dio quello che è di Dio, l’amore per Lui, la fede in lui, la Messa che per noi è un obbligo avere e per i sacerdoti è un obbligo dare. Riaprite le Chiese e ridateci la Messa, oppure levatevi di dosso le tonache di cui siete indegni e levatevi di torno. Qualcuno spieghi a vescovi e cardinali che il rosso e il porpora di cui si vestono non sono colori per fare allegria, ma simboleggiano il sangue del martirio.
Il Cristianesimo è una religione di gente che non ha paura della morte e del dolore. Mi scuso per la frase un po’ forte. Il Cristianesimo è una religione di gente con gli attributi, che non ha paura di niente e meno che mai del martirio. Il Cristianesimo non è una religione di mammolette. In Nigeria i Cristiani muoiono bruciati vivi nelle loro chiese perché i vili vescovi dell’occidente chiudano le chiese e vietino le eucarestie.

Ed è tornando al suo odio contro gli stranieri che aggiunge:

La nuova Chiesa 3.0 impone agli italiani un’immigrazione di persone spesso positive per scabbia, tubercolosi e Aids, e cava gli occhi a chi è perplesso, ma è terrorizzata dal Coronavirus? Oppure non aspettava altro per chiudere le Chiese, un passo fondamentale per attuare il compito massonico di un’unica religione sincretica, completamente contraria a Cristo. Prendiamo atto che la nuova Chiesa 3.0 gronda misericordia da tutti gli artigli. Per un cattolico negare la Messa è la più totale violenza. Qualcuno che si sarebbe forse convertito a quella messa, che in quella Messa si sarebbe riconciliato son Dio, perde la strada. Questi preti ridicoli hanno smesso di essere preti per diventare parodia di assistenti sociali, non hanno evidentemente nessuna idea che Cristo è venuto per salvare le anime e che il loro compito è salvare le anime con i mezzi che Cristo ha dato Messa Eucarestia e confessione.
Signore, non ci indurre in tentazione, non ci mettere nella prova, ma se è Tua volontà, affronteremo la prova. Signore leva dalla nostra strada questi preti pavidi e indegni che chiudono le Chiese nel momento in cui maggiormente cerchiamo Te. Dai a noi lo stesso coraggio dei nostri fratelli che affrontano il martirio in Nigeria. Ci avevi giurato che le Porte degli Inferi non avrebbero prevalso sulla tua Chiesa. Sappiamo che non prevarranno. Chiediamo a San Michele che estragga la spada.

Lo schifo. Eppure siti irresponsabili come Korazym.org hanno pure rilanciato quei deliri, forse vogliosi di essere corresponsabili di chi morirà a causa loro.
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