Condannato il vicesegretario della Lega: creò un video falso per incitare all'odio e alla discriminazione


Se nella prossima puntata di Report si parlerà della montagna di fake-news sul coronavirus messe in circolo da Matteo Salvini e da Giorgia Meloni al fine di mettere a frutto i morti per la loro incessante campagna elettorale e per la loro aggressione all'Unione Europea, il Tribunale di Torino ha condannato il braccio destro del leader leghista per la costituzione di un video falso finalizzato alla promozione dell'odio razziale.
Andrea Crippa, vicesegretario della Lega e braccio destro di Salvini, è stato condannato dal Tribunale di Torino per il video in cui fingeva di telefonare al Museo Egizio di Torino per protestare contro i biglietti gratuiti agli arabi. I giudici hanno appurato come quel filmato sia stato costruito ad arte e pubblicato su Facebook per «gettare fango» sul museo Egizio ed incitare allodio e alla discriminazione.

Con quelle grafichette che i populisti amano usare per rivolgersi a ignoranti e analfabeti funzionali, il vicesegretario della Lega si mostrava mentre diceva di parlare con il museo e invitava i suoi miliziani a telefonare al museo come diceva stesse facendo lui:


Ma qualcosa non tornava: il museo osservò che tutte le loro centraliniste sono donne mentre Crippa parlava con un uomo, spacciato per operatore dle museo. Ed è ovvio che un complice avrebbe detto quello che Crippa voleva in modo da poter fare leva sul razzismo per creare quell'odio che pèermette a persone come Salvini di potersi beccare 15mila euro al mese di denaro senza aver mai lavorato un solo giorno e di poter fare la pacchia grazie al commercio di razzismo.
I giudici hanno appurato che l'obiettivo era «proprio quello di incitare il pubblico social a offendere, insultare il museo» attraverso una bufala costruita ad arte finalizzata «all’incitamento all’odio» per «spingere all'intolleranza con modalità tali da propagarsi in modo efficace». Il tutto, da copione, attraverso bugie create per «disinformare o arrecare danno a terzi» con tanto di falsa accusa di «rubare i soldi agli italiani».
3 commenti