I militari russi che scorrazzano per l'Italia? Sarebbero stati richiesti dal leghista Paolo Grimoldi attraverso i neofascisti dell'Adf


Nel pieno di una crisi umanitaria, Giorgia Meloni pensa a leggi che mirino a fomentare odio contro l'Unione Europea mentre i telegiornali di destra inneggiano a quai militari di Putin che vengono lasciati libero di scorrazzare per l’Italia con il pretesto di portare presunti aiuti che in realtà paiono del tutto inutili.
Tacendo su quanto sta facendo l'Europa, la propaganda mira ad esaltare e sanificare quei cinesi che ci stanno vendendo mascherine e ventilatori polmonari che la propaganda spaccia come "aiuti" manco ce li stessero regalando. Ma non si parla di quell'Unione europea che ha cancellato il patto di stabilità, ha annunciato che comprerà i nostri titoli stanziando 750 miliardi, che ha sbloccato fondi miliardari che non eravamo stati capaci di spendere e che ci fornirà altri aiuti veri, concreti, reali per affrontare l’emergenza e progettare la ricostruzione.
In un'Italia devastata dalla propaganda populista fatta da un Berlusconi e da un Salvini che per decenni hanno esaltato e venerato il loro Putin, nessuno si chiede come sia possibile che un Oaese della Nato abbia potuto far entrare i soldati russi senza che nessuno dica niente anche una volta che fonti governative hanno confermato che «l’ottanta per cento delle forniture russe è totalmente inutile o poco utile al nostro paese».
Per La Stampa, i preseunti aiuti sarebbero «poco più che un pretesto» per mettere piede in Italia con una missione della Difesa russa e non del loro ministero della sanità, portando all'interno dei propri confini un centinaio tra generali, colonnelli, maggiori e tenenti maggiori impegnati in passato in teatri bellici. Tutti loro sono guidati da quel generale Sergei Kikot che è l’uomo del Cremlino che in Siria scagionò il dittatore Bashar Assad dall'accusa di armi chimiche contro la sua popolazione e altri gravi crimini di guerra.
La giornalista ucraina Katia Sadilova, di stanza a Lodi, speiga che un militare russo arrivato in Italia avrebbe raccontato a Rossiya 24 che lui si occuperà di «totale disinfezione di macchine, strade, acquedotti con una sostanza che uccide agenti patogeni che sarà spruzzata tramite appositi macchinari». E si domanda se governo italiano sa quali sostanze verranno spruzzate nell'aria e negli acquedotti del bergamasco o se siano state analizzate dai laboratori italiani. Chissà, magari dovremo fidarci di Putin...

Il dettaglio più inquietante, però, è come in questo scenario faccia la sua comparsa il leghista Paolo Grimoldi, il quale rivendica di aver chiesto lui, il 10 marzo, l’aiuto ai russi per la situazione disperata in cui si trovava l’Italia. Dice di essersi rivolto ai neofascisti tedeschi di Afd per chiedere di intercedere con i russi in modo da ottenere l'invio di contingenti militari guidati da Putin.
Il deputato Ulrich Oehme avrebbe così chiamato il deputato russo Leonid Slutsky, il quale avrebbe subito portato la richiesta a Putin. O, perlomeno, così dicono il leghista e gli estremisti anti-gay e anti-europei dell'Adf.
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