La Procura di Napoli chiede il rinvio a giudizio per diffamazione nei confronti di Barbara D'Urso


mentre lei è centro di mille polemiche per la preghierina propagandistica recitata in diretta televisiva con Matteo Salvini, la Procura di Napoli ha richiesto il rinvio a giudizio di Barbara D'Urso ed altre cinque persone in merito ad un servizio trasmesso da Pomeriggio 5 il 27 ottobre 2017.
All'interno di un servizio sull’ex sacerdote Luca Morini, dal titolo "Inchiesta shock su don Euro: soldi e amanti ai danni della Curia", la D'Urso mostrò le immagini non censurate di un ragazzo di San Giorgio a Cremano che venne descritto come gigolò e omosessuale. Peccato che il ragazzo non sia mai stato contattato dalla redazione del programma, così coem quella definizione ggli creò non pochi problemi dato che non aveva mai fatto coming out in famiglia e i suoi genitori scoprinrono il suo orientamento sessuale davanti alla tv.
Costretto a scappare da San Giorgio a Cremano, perso il lavoro e il fidanzato con cui aveva una storia da tre anni, il ragazzo ha sporto denuncia.
«La cosa grave -spiega l’avvocato Giovanna Ziello al Corriere del Mezzogiorno- è che, quando inviai la diffida, mi sentii rispondere che la redazione di Pomeriggio 5 aveva esercitato il diritto di cronaca. Una follia: poteva valere per il sacerdote, non certo per il mio assistito, che era un illustre sconosciuto».
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