Pasqualato sostiene Dio ci ucciderà con pandemie peggiori se approveremo una legge contro l'omofobia o se non vieteremo il divorzio ed Halloween


Oltre a sbattere i suoi figli minorenni suoi social russi all'interno di patetici video volti a sostenere che con il Coronavirus finirà male per chi non prega, il fondamentalista Nicola Pasqualato risulta strenuamente impegnato ad usare i morti per i suoi fini propagandistici.
Attribuendo le sue parole ad un imprecisato «santo sacerdote», il fondamentalista della setta di Gianfranco Amato sostiene che se non si imporrà agli altri la sua volontà, Dio ucciderà a casaccio i suoi figli e scatenerà «altre pandemie peggiori».
E dato che il fondamentalista ha un'agenda liberticida molto precisa, ci tiene a dichiarare che il suo Dio è così malvagio da uccidere perché odierebbe quello che odia lui, ossia l'aborto, l'eutanasia, il divorzio, la fecondazione artificiale, il fantomatico "gender" e la legge contro l'omofobia.

In un messaggio pubblicato sul suo profilo Vk (ossia il social network russo usato dai gruppi neofascisti dopo le'pulsione da Facebook), scrive:

Riflessione di un santo sacerdote: «Se la scienza trovasse il vaccino e continuassimo poi a commettere peccati, sorgerebbero altre pandemie peggiori (vedi segreto di Fatima sulla profezia della seconda guerra mondiale).
Il problema di Dio è la salvezza della nostra anima.
Come credenti percorriamo un binario morto se preghiamo Dio unicamente perché fermi il virus.
“Cosa serve all’uomo salvare il proprio corpo se poi perde l’anima.”
Sono i peccati che avvelenano e dannano prima l’anima e poi il corpo.
I peccati ci sono lo stesso e producono virus malsani, anche se leggi statali e mondo ci dicono che sono diritti inviolabili acquisiti, qualche credente li chiama addirittura aggiornamenti pastorali-dottrinali esigiti da una fede al passo con i tempi.

Se non vengono tolte le leggi inique dell’aborto, eutanasia, divorzio, fecondazione artificiale;
se si ritengono giusti i principi del gender e si vuole approvare la legge sull’omofobia, se non si bloccano le partenze degli immigrati, se ci si diverte con Sanremo a offendere la Sacra Scrittura o con Halloween a scandalizzare i bambini.
E ancora, se i credenti cattolici:
peccano spensieratamente di idolatria esoterica;
se benedicono le nozze contro natura;
se affermano che non è più peccato mortale il sesto comandamento, come neanche tralasciare il precetto festivo;
Se ammettono la convivenza, il separarsi e risposarsi, come anche dare la Comunione ai risposati,;
Se addirittura sostengono che non si deve più parlare di peccato, ma solo di complicazioni; se viene umiliato chi desidera ricevere la Comunione in ginocchio,
non c’è da stupirsi se Dio ci risponde che non può aiutarci, e intorno a noi resta solo l’”abominio della desolazione”.

Lo conosciamo il monito di Gesù: “Và e non peccare più!” I peccati dobbiamo chiedere di vederli e di impegnarci per eliminarli con la Confessione.
Dobbiamo mostrare al buon Dio che può fidarsi di noi, che ci vestiamo di sacco e mettiamo lo stesso sulla testa quella cenere che quest’anno non abbiamo ricevuto.
Gesù era preoccupato per noi: “Se il sale perdesse il suo sapore come lo si potrà rendere salato?” Che lo ha portato poi a chiedersi: “Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà la fede sulla terra?”.
Lascia a noi la responsabilità di tenere viva la fede per salvare il corpo, combattendo il peccato con la purezza e la penitenza. Chiediamogli che aiuti la nostra conversione e aumenti l'amore verso la sua santa volontà, soprattutto in questo momento di sofferenza e apprensione».

Non è assurdo che la presunta "fede" promossa da Pasqualato sia incentrata sul sostenere che gli altri devono essere obbligati con la forza a fare quello che dice lui mentre lui sfancula l'invito all'accoglienza e all'amore predicato da Gesù?
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