Fabio Tuiach: «La bandiera lgbt è simbolo satanico». Poi racconta il solito mucchio di bugie


È citando ancora una volta il sito di un gruppo evangelico che fa soldi sostenendo ci poter «curare» l'omosessualità che il consigliere triestino Fabio Tuiach si mette a dire che i gay si suiciderebbero perché non eterosessuali e che la bandiera lgbt sarebbe «un simbolo satanico che verrà spazzato via dopo la tribolazione»:


L'articolo linkato risulta scritto dall'evangelico Alessio Lizzio, leader della setta, e contiene una montagna di bugie e falsificazioni ideologiche, finalizzate alla promozione dell'odio omofobico. Si inizia sostenendo che:

Molti non sanno che la bandiera gay e quella della pace sono diverse. Chiamiamo la bandiera gay, bandiera arcobaleno, ma sappiamo che l’arcobaleno ha 7 colori, così come la bandiera della pace. Ma allora perché la bandiera LGBT ne ha 6 di colori, cioè 1 in meno? [...] Il colore mancante è l’azzurro, il colore del cielo. Nella Bibbia l’azzurro è il colore che rappresenta la presenza di Dio.

Se c'è da provare vomito davanti alla ferocia con cui questa gente si inventa teorie a caso pur di promuovere odio, l'evangelico e il consigliere fascista paiono non conoscere quello di cui parlano. La bandiera lgbt fu ideata nel 1978 dall'artista Gilbert Baker di San Francisco ed originariamente era composta da otto strisce orizzontali di diverso colore, ognuno simboleggiante un aspetto caro alla simbologia new age: sessualità (rosa), vita (rosso), salute (arancione), luce del sole (giallo), natura (verde), magia (turchese), serenità (blu) e spirito (viola).
Sino a quel momento, la comunità lgbt aveva come unico simbolo il triangolo rosa con cui i nazisti contrassegnavano i gay nei campi di sterminio. Dopo l'assassinio del consigliere comunale Harvey Milk, avvenuto il 27 novembre 1978, la Paramount Flag Company iniziò a vendere una versione a sette strisce della bandiera e rimosse quella rosa dato che la stoffa di quel colore non era disponibile nei suoi magazzini.
Nel 1979 la bandiera subì un'ulteriore modifica perché, se appesa verticalmente, il palo ne copriva la striscia centrale. Si decise dunque di riportare i colori ad un numero pari e si abbandonò il turchese. Ne deriva che tutte le elucubrazioni sul fantomatico «satanismo» della bandiera siano invenzioni degli omofobi e della loro pruriginosa volontà di stuprare Dio come pretesto per usare la religione a fini d'odio con modalità simili a quelle usate dall'Isis.

Ed è in nome di quelle bugie (e di dati statistici decontestualizzati e usati contro ogni lociga) che l'articolo inizia ad affermare che:

Quindi, esponendo la bandiera gay non state esponendo né la bandiera della pace né i colori dell’arcobaleno, ma una bandiera satanica, della finta pace, una pace apparente come quella che gli omosessuali credono di avere quando si convincono e il mondo gli dice che sono nati così, che sono irrimediabilmente gay. Una bandiera con 6 colori, 6 è il colore di Lucifero, e col colore che rappresenta Dio (l’azzurro) che non c’è. Quindi nell’omosessualità non c’è Dio e la lobby massonica, insieme alle teologie liberali pro-gay vi dicono che non è così. Se un arcobaleno non ha 7 colori allora non può rappresentare Cristo (Apocalisse 4:2-3), non è quindi portatore di pace: nell’omosessualità non c’è pace, ma solo soddisfacimento sessuale momentaneo (nei paesi scandinavi, i più gay friendly d’Europa, il numero di suicidi di persone omosessuali è maggiore rispetto ai paesi in cui non si riconoscono ampi diritti alle coppie omosessuali. Primi fra tutti Danimarca e Norvegia.
Dio libera, guarisce e ristora dall’omosessualità come ha fatto con me e con altre migliaia di persone in tutto il mondo.

Da voltastomaco, vero? Eppure al consigliere Tuiach sarebeb batsato fare una semplice ricerca su Wikipedia per appurare che è la bandiera della Pace ad avere i colori invertiti rispetto all'arcobaleno, così come non si capisce perché mai la voglia contrapporre a quella del movimento lgbt dato che non ne è l'origine al pari di di molte altre bandiere arcobaleno:



È normale che un consigliere possa diffondere bufale per accusare di «satanismo» dei liberi cittadini mentre lui si intasca denaro pubblico? Al Comune di Trieste va bene che i propri rappresentanti insultino la gente che lavora sulla base di un odio patologico verso le minoranza?

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