Salvini vuole mandare i suoi figli a scuola l'11 maggio, ma non vuole andare a processo il 4 luglio


In quel suo incessante chiacchiericcio in cui Matteo Salcini dice tutto e il contrario di tutto pur di far parlare di sé e poter mettere a frutto i morti da Coronavirus per tentare di ottenere poltrone, il padano è l'autore di un curioso Salvini-pensiero per cui i suoi figli dovrebbero poter andare a scuola dall'11 maggio ma lui non deve poter andare a processo il 4 luglio:



Non sarà forse più rischioso aprire le scuole che i tribunali? E se i processi sono stati sospesi fino all'11 maggio, dove sarebbe il "colplottone" in un'udienza fissata a Catania il 4 luglio? E non va meglio con il padano pronto ad attaccare la magistratura e insultare le istituzioni alludendo al fatto che “qualche ufficio giudiziario” ce l'avrebbe con lui solo perché i morti delle Rsa lombarde non gli garantiscono impunità davanti ai gravi reati di cui è accusato anche se lui vorrebbe scuole aperte e tribunali chiusi.
Il tutto con l'aggravante di come lui, in piena emergenza, voglia mandare a scuola i suoi figli nella regione a guida leghista che conta il 9% dei morti totali da Coronavirus registrati in tutto il mondo mentre lui dovrebbe semplicemente andare a rispondere di gravissimi reati penali in un'aula che si trova in una regione che conta solo 2.537 casi e 181 decessi contro i 62.153 casi e gli 11.377 decessi registrati nella "sua" Lombardia.
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