Fabio Tuiach attacca i vescovi che si sono scusati per i roghi dei gay e per i campi di sterminio nazista


Il consigliere fascista Fabio Tuiach si è messo a sbraitare che senza antisemitismo e senza uccisioni di massa lui non sappia che farsene di quel Dio che è solito normare invano come "giustificazione" ad ogni sua più depravata forma d'odio. Inveendo contro chi non benedice i campi di sterminio nazisti e gli assassini che bruciavano i gay sul rogo, il consigliere a cui Matteo Salvini ha regalato uno stipendio pubblico scrive:


Il camerata dice che le «radici» della sua perversa reinterpretazione del suo "cristianesimo" in salsa fascista sarebbero le «persecuzione degli ebrei» e gli stermini di crociati che stavano facendo tutto fuorché «difendere la cristianità dell'Europa». E pare quasi eccitarsi come una scolaretta nel raccontare di come «nel medioevo [i gay] venivano messi al rogo ed erano chiamati finocchi perché con le foglie di finocchio venivano bruciati a fuoco più lento».
1 commento