Trieste. Nel mezzo di una pandemia, Fratelli d'Italia invita i sacerdoti a spargere la saliva dei fedeli: «Le regole sono sacrilegio diabolico»


È il consigliere fascista Fabio Tuiach a mostrarsi eccitato come una scolaretta davanti alla lettera aperta che il suo collega integralista Salvatore Porro ha affidato al fondamentalista Marco Tosatti. La loro tesi è che i fedeli non debbano poter andare a messa in sicurezza quasi volessero poter essere responsabili di nuovi contagi. Sempre premurandosi di nominare il nome di Dio invano come pretesto per ogni loro più depravata pretesa, scrivono:


La lettera del capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Trieste pare un'insulto alla decenza, nel suo abuso delle credulità popolare e nel suo attentato alla salute pubblica:

Caro dott. Tosatti,
dalla sera del 7 maggio scorso, appena è stata divulgata la lettera riguardante il protocollo delle celebrazioni liturgiche con la presenza dei fedeli in tempo di emergenza del Covid 2019 sottoscritta dal Presidente della C.E.I. cardinale Bassetti, dal presidente Conte e dal Ministro dell’Interno Lamorgese, ho ricevuto decine e decine di telefonate, tra le quali molte anche di santi sacerdoti, tutte impregnate di grande amarezza per le drastiche disposizioni emanate.

Ne ricordiamo alcune:

i Fedeli per poter assistere alla Messa sono costretti a soggiacere a mille regole, con maschere, guanti, misura della febbre, distanziamento anche dai propri familiari come se la Casa del Signore fosse un luogo nel quale ci si ammala della peggiore peste.

Dal canto loro i sacerdoti dovranno distribuire la Santa Comunione indossando la mascherina e i guanti avendo la massima attenzione a coprirsi naso e bocca e mantenendo un’adeguata distanza di sicurezza porgendo la sacra ostia nelle mani dei fedeli , meglio se usando una pinzetta (strumento chirurgico), come servire una Brioche.

I fedeli a questo punto potranno togliersi i guanti per ricevere la particola e poi portarsela alla bocca sollevando la mascherina, ma evitando comunque di dire “amen”.

Oltre a non poter ricevere la comunione sulla lingua ci hanno limitato anche il doveroso gesto rispetto e venerazione di inginocchiarci al momento della consacrazione, perché in diverse Chiese hanno tolto i banchi sostituendoli con le sedie, il sacerdote non lo sentiremo dire il Corpo di Cristo e noi Non possiamo rispondere Amen

Abbiamo accettato il distanziamento in chiesa, l’uso delle mascherine, il gel all’ingresso e il sacrificio di dover ridurre la presenza alle Messe, con i turni, per consentire a tutti di parteciparvi, addirittura con la prenotazione via on-line o WhatsApp come se si trattasse di andare al ristorante!

MA LA PRETESA DEL SACRILEGIO EUCARISTICO È DIABOLICO E NON È PIÙ PRUDENZA! Noi cattolici lo sappiamo che non dobbiamo sfidare Dio con l’ azzardo e non possiamo nemmeno sfidarLo col sacrilegio Eucaristico!


Se è dal Medioevo che certa gente cerca di tirare il ballo Satana, il discepolo di Giorgia meloni pare voler negare l'evidenza di come sarebbe folle pretendere che i preti tocchino le bocche dei fedeli sperando che ciò non porti alla diffusione di un virus. Il voler contribuire all'infezione e sacrificare vite umane è quello che loro ritengono "cristianesimo"? E con quale diritto dovrebbero poter pretendere di mettere a repentaglio la vita altrui solo perché loro vogliono leccare le mani dei sacerdoti e sputacchiargli in faccia dicenso "Amen"?

Eppure l'esponente di Fratelli d'Italia prosegue imperterrito nel sostenere:

Sempre nel vergognoso accordo tra la Santa Sede e “CESARE” Conte, del 7 maggio 2020, al punto 5.2 si legge: “SI RICORDA LA DISPENSA DAL PRECETTO FESTIVO PER MOTIVI DI ETA’ E DI SALUTE”. Dunque è stato “abrogato” il Terzo Comandamento; Ricordati di santificare le feste. Per quanto riguarda la dispensa io credo di rientrare nel secondo caso perché quando ho letto i dettagli del nuovo rito catto-tecno-scientifico mi sono sentito soffocare.

Se non è chiaro perché il signor Porro dica che il terzo comandamento dovrebbe favorire il suicidio dato il suo affermare che le persone anziane dovrebbero rischiare di finire in una bara pur di andare a messa anche Dio può essere pregato ovunque, è sempre inveendo istericamente che Porro aggiunge:

Al punto 5.3 si legge: “Si favoriscano le trasmissioni delle celebrazioni in modalità “streaming” per la fruizione di chi non può partecipare alla celebrazione eucaristica”. E questo è in contrasto con l’invito di papa Bergoglio: “Di fare attenzione a non viralizzare la Chiesa e i sacramenti, a non viralizzare il popolo di Dio. La Chiesa, i sacramenti, il popolo di Dio sono concreti: Una familiarità senza comunità, senza la Chiesa, senza popolo, senza i sacramenti è pericolosa”
Non ho capito cosa c’entri il Ministero dell’Interno con la liturgia ma ho visto che ha messo becco perfino sui cori e sulle offerte e addirittura sulla presenza dei fedeli nelle Chiese che non può superare le 200 unità e nelle cerimonie all’aperto potranno partecipare al massimo 1000 persone. Nonché sull’esercizio dei sacramenti, inibendo non si sa fino a quando il dono della cresima.- La chiesa cattolica è stata umiliata e statalizzata, peggio che nei regimi del peggior COMUNISMO.

Poteva mandare il solito uso politico della religione attraverso il sostenere che la sua Giorgia meloni avrebbe lasciato divampare l'infezione come il loro Trump o il loro Putin? Ovviamente no, e il signorino pare non capire che un'emergenza sanitaria richiede il coordinamento delle autorità come sostenuto anche da quel Papa che lui pare voler strumentalizzare nel citare parole decontestualizzate.

Inneggiando ai patti siglati con Mussolini, l'esponente di estrema destra incalza:

Questa nuova chiesa ha svenduto il Concordato inchinandosi al Comitato Tecnico Scientifico del governativi e sta offrendo uno spettacolo avvilente accettando regole che feriscono milioni di fedeli offendendo la sacralità dei nostri sacramenti.
Personalmente continuerò ad andare in chiesa come ho fatto in tutti questi giorni di “clausura forzata”, ma in orari diversi, extra-statali, a pregare con veri e santi sacerdoti che hanno dato e continueranno a somministrare la Comunione, a mani nude e sulla lingua.
Forse un reato per questo stato laico, un atto di ribellione ma come ho sempre dato a Cesare ciò che era di Cesare darò a Dio quel che è di Dio.

La domanda è una: se il consigliere di Fratelli d'Italia dovesse infettarsi, lo si potrà denunciare per attentato alla salute pubblica? Pagherà i danni alle persone che dovessero essere colpite dal virus a causa del suo bullismo e del suo incitamento all'illegalità?

A quel punto Porro inizia a tirare in ballo padre Pio e si mette a sostenere che chi difende la salute pubblica sarebbe uno «scriba e fariseo» al contrario di quella usa leader di partito che vuole organizzare manifestazioni in piazza a rischio della salute pubblica. Il tutto per uscirsene con un:

Signori ecclesiastici, come “mariano-medjugorjano” preferisco stare al fianco di Dio ed essere giudicato dal mondo, che stare con il mondo ed essere giudicato da Dio”.

Il signor Porro è certo che Dio stia con chi potrebbe far morire i suoi figli solo perché spera che la messa possa essere sfruttata a fini di propaganda politica attraverso un incitamento all'illegalità?
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