Foligno e la piroetta del sindaco dice condanna l'omofobia mentre se ne fa promotore


È il leghista Stefano Zuccarini, sindaco di Foligno, a mostrarci come i populisti vogliano restare con il piede in due scarpe. In occasione della giornata mondiale contro l’omotransfobia, il leghista ha sostenuto che la sua amministrazione condannerebbe «ogni forma di discriminazione ed intolleranza», promuovendo «la libertà, la libertà di essere, così come di esprimere ogni personale orientamento sentimentale e sessuale». Peccato abbia poi aggiunto:

Al tempo stesso, ribadisce che la libertà individuale di autodeterminarsi nelle scelte sentimentali e sessuali deve contemperarsi con i diritti della famiglia e dei figli che sono cosa diversa dalle scelte individuali. La famiglia che sosteniamo è quella naturale fondata sul rapporto uomo donna. Non saranno esposte estemporaneamente bandiere ma lavoreremo per garantire a ciascun cittadino diritti e scelte individuali e benessere alle famiglie.

Ed è così che l'orientamento sessuale diventa «scelta personale» e si cerca di ridefinire il concetto di «famiglia naturale» sulla base della propaganda delle ricche lobby integraliste finanziate dagli evangelici statunitensi e dagli ortodossi russi.

L'associazione Omphalos commenta: «Troviamo inconcepibile che il sindaco abbia scelto proprio questa giornata per ribadire la sua avversione verso le famiglie LGBTI+ presenti a Foligno. Inoltre, il sindaco non si è probabilmente accorto che con quella frase non sta offendendo soltanto le coppie formate da persone dello stesso sesso, con o senza figli, ma tutte le formazioni familiari non costituite da un uomo e una donna, comprese le ragazze madri, i padri single e tutte le formazioni tipiche del nostro tempo».
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