Il populismo, l'ideologia tossica che vuole tirare fuori il peggio dalle persone


Il populismo si pone come un'aberrazione del pensiero che tenta di sostituire la la ragione con i sentimenti di pancia al fine di tirare fuori il peggio dalle persone. La loro retorica è incentrata sul disfattismo, in una dialettica in cui tutto è contro qualcuno e mai nulla è per qualcosa.
Se prendiamo come esempio le porcherie pubblicate da Francesco Borgonovo sul quotidiano populista di Maurizio Blepietro, troviamo schifezze come questa:


I titoli cercano di alterare la verità attraverso un uso ideologico delle parole. Nella sua neo-lingua, il populista si inventa che il fare la carità significhi «finanziare» e si mette a dire che lui non tollera che qualcuno possa ritenere che ogni povero meriti un auto in virtù di come lui paia voler sostenere che le prostitute che vengono stuprare dai suoi lettori meriterebbero di essere lasciate morire di fame sulla base della sua falsa morale populista.
Il ragionamento finisce lì, al solo pregiudizio. Borgonovo non si domanda perché quelle ragazze siano state costrette a prostituirsi sin da quando avevano solo 14 anni, così come non pare domandarsi se l'organizzazione transofobica per cui lavorava non sia responsabile della situazione dato il loro voler "difendere" la possibilità di discriminare le persone trans sul posto di lavoro.
Immancabile è anche l'uso del maschile, usato per ostentare come lui si rifiuti di concedere rispetto a quelle donne. Nella sua retorica, l'odio contro le persone trans è motivo necessario e sufficiente per sovvertire la realtà e puntare il dito contro le vittime e non contro quegli italiani che mollavano moglie e figli a casa per carcere sesso con delle delle minorenni.
Allo stesso modo, è basato sul razzismo il suo sostenere che riconoscere i diritti di cittadini di origine straniera che pagano le tasse in Italia sarebbe sinonimo di giudici che «danno soldi agli immigrati». A nessuno è stato dato niente, semplicemente è stato riconosciuto un diritto negato.

L'Attacco di Biogoinovo ai vescovi non pare fine a sé stesso, dato che era uno dei punti previsti dalla strategia propagandistica di Steve Bannon. Ed è così che in un altro articolo il populista trova il coraggio di opporre tra loro le messe che non vengono celebrate a tutela della salute pubblica con quei migranti che lamenta non vengano abbandonati nel Mediterraneo. None esiste nesso, c'è solo il tentativo di creare contrapposizioni con cui inventarsi che un papa che ricorda l'invito all'accoglienza predicato da Gesù starebbe facendo un fantomatico «spot» alla proposta di regolarizzare alcuni lavoratori per sottrarli alle mafie e allo sfruttamento in nero. Sempre puntando il dito contro Bergoglio, nel suo racconto la verità viene alterata sino ad uscirsene con un titolo come questo:


La situazione non cambia se si prende come riferimento quella Mariagiovanna Maglie a cui Salvini voleva dare una fascia di propaganda in prima serata. Anche lei allineata nell'attaccare Beroglio come da indicazioni di Steva Bannon e nel benedire quel Salvini che voleva aprire le chiese fregandosene della pandemia, la signora si permette di sostenere che il Papa sarebbe «un danno per l'umanità» dato che non sponsorizza chi vorrebbe che i bambini fossero lasciati affogare nel Medirerraneo:


Forse intenzionata a sponsorizzare i condoni con cui Salvini dice di voler premiare chi ha rubato e si è arricchito sulla pelle dei cittadini onesti, la signor attacca il pontefice sulla base del suo tifare per i ladri:


Sui social la solfa non cambia. I leader del populismo paiono impegnati a vomitare odio e a cercare cavalcare il razzismo per attaccare il pontefice. Il tutto, da copione, usando la neo-lingua populista che mira a disumanizzare le persone migranti e a definirli «clandestini» anche quando si tratta di rifugiati:




Ed ancora:




Lo scopo? Creare rabbia e fomentare una violenza che possa portare alcune persone a schiumare bile mentre diffondono fotografie false vole ad inneggiare a Salvini, al fascismo e alla sistematica uccisione di chiunque abbia idee politiche diverse dalle loro. Il tutto, magari, sostenendo che sia Dio a volerlo e che sia la Madonna ad apprezzare i loro fonomontaggi di istigazione al razzismo:



















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