Aggressione ad attivista transgender: «Con Hitler la gente come te deve andare a finire nei forni»


Antonia è un'attivista transgender che nei giorni scorsi è stata vittima di una grave aggressione. A raccontarla è lei stessa sui social:

Ogni tanto mi viene il pallino di volermi prendere un diploma e su Facebook c’era un annuncio di una scuola privata che non ricordo il nome a cui io ho cliccato per prenotare una consulenza. Sono giorni che mi chiama un numero di telefono di rete fissa e cellulare, io avendo poco tempo non ho mai risposto, stamattina dopo tante insistenze ho risposto e dall’altra parte del telefono si sentiva la voce di un uomo extracomunitario, il quale ha chiesto di parlare con Antonia Monopoli. Io gli ho risposto che ero io. Lui mi dice che la voce è di un uomo e preferisce parlare con la signora. Io tranquillamente gli ho detto che sono un ex uomo e sono una donna transgender. Lui di risposta mi ha mandato a fanculo e ha chiuso il telefono. Poi mi ha richiamato e mi ha detto: conosci la storia di Hitler? Io ho risposto: “certo”. Lui: “la gente come te deve andare a finire nei forni crematori”. Poi ha chiuso.

Davanti a quanto accaduto, il Consigliere regionale Simone Verni (M5S Lombardia) ha inviato ad Antonia Monopoli una lettera di solidarietà nella quale esprime la “piena e incondizionata solidarietà e quella di tutto il Gruppo consiliare M5S regionale per la triste vicenda che ti ha vista coinvolta. Questo accade nella “civile Italia” dove ancora si discrimina e si aggrediscono persone che vengono considerate diverse da altre persone incredibilmente ignoranti e violente”.
M5S si augura che “l’Autorità giudiziaria e di PG individuino nel minor tempo possibile l’autore di questo gravissimo atto e che l’istituto di formazione scolastica prenda provvedimenti esemplari nei confronti del proprio dipendente perché, diversamente, non sarebbe nella posizione di poter insegnare nulla a nessuno. Valuteremo ogni eventuale iniziativa legale in tuo sostegno nel caso si celebrerà un processo sui fatti che ti hanno vista coinvolta”.
“Credimi, sono tante le persone che credono nell’importanza delle diversità, valori aggiunti di un vero Paese democratico e civile e nelle qualità che chiunque, al di là del proprio credo e del proprio essere, può mettere in campo.
Anzi, sono tante le persone che “non credono” alla diversità, perché ritengono l’essere umano semplicemente tale, senza distinzione di razza, credo o appartenenza di genere. Non sei da sola: lotteremo insieme per cambiare le cose affinché la violenza, il razzismo, l’omotransfobia, il femminicidio e le discriminazioni saranno un giorno finalmente sconfitte e punite in modo adeguato”, dice Verni che ha depositato in Consiglio regionale una proposta di legge antidiscriminatora che attende di essere discussam e conclude: “Da parte mia e di tutto il Gruppo M5S l’impegno di sollecitare Regione Lombardia affinché venga calendarizzato il Progetto di Legge contro le “discriminazioni di genere e orientamento sessuale”, che insieme abbiamo presentato e depositato lo scorso dicembre, sarà ancora più determinato. Non mollare, cara Antonia e continua a vivere e a lottare a testa alta: sii ciò che sei, semplicemente Antonia! Un abbraccio”.
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