Il solito bullismo di Matteo Salvini finisce con l'aizzare i suoi haters al loro solito odio omofobico


Il leghista Salvini ha detto che lui non è andato agli Stati generali perché per lui parlare di futuro ed economia sarebbe passerella; però poi se va da Barbara D'Urso in TV al posto di fare il lavoro per cui gli italiani lo pagano. Fatto sta che, durante il suo solito comizio televisivo quotidiano pressoché privo di contraddittorio, il leghista Salvini è tornato ancora una volta a rivendicare la matrice suprematismo che sta dietro al suo partito. Vantandosi di come lui cerchi voti promettendo che farà sì che qualcuno venga prima di qualcun latro, il padano ha anche rivendicato il suo uso costante politico della religione sostenendo che i bambini di altre confessioni dovrebbero essere felici se lui gli impone i suoi simboli confessionali per sostenere che i sedicenti "cristiani" alla Pillon dovrebbero venire prima di loro al pari di come dica che chi condivide i suoi stessi pruriti sessuali dovrebbe essere anteposto agli altri.
Ed è in quel suo solito atteggiamento da bulletto che il padano si e messo a starnazzare che chi difende il principio di laicità dello stato sarebbe un hater di presepi:


Da copione, Salvini era così orgoglioso dei suoi insulti vomitati in diretta da ritenere di doverli suggerire a anche ai suoi proseliti, i quali non si si sono attardati a mostrarsi come haters divorati dall'odio:


Ma il signor Salvini non prova disgusto per quello che scrive la gente che lui aizza all'odio, al razzismo, all'omofobia e alla depravazione valoriale?

E non si vergogna di dire che lui non era disponibile ad andare a Villa Pamphili "perché ci si confronta in Parlamento" mentre era da Barbara D'Urso "per un confronto politico" con Orietta Berti, Riccardo Fogli, Elenoire Casalegno e altri?


Secondo lui quella carnevalata propagandistica era più importante di un confronto con i leader europei?
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