Marco Tosatti dice che l'odio sarebbe "opinione", ma poi chiede l'arresto di chi contesta la Cei


Il Presidente della Repubblica ha constatato che l'odio omofobico è incostituzionale perché incompatibile con l'articolo 3 della nostra Costituzione. Nonostante la Corte suprema abbia già sancito che nessun articolo costituzionale possa essere usato per supportare tesi incompatibili con altri articoli, il fondamentalismo organizzato continua a reperire che i reati di matrice omofoba dovrebbero essere ritenuti "libertà di espressione". In fondo si sa che una bugia ripetuta all'infinito inizia ad essere percepita come una verità inoppugnabile dalle menti più deboli.
Eppure, se davvero tutto fosse "libertà di espressione" come dicono loro, dovremmo far rientrate in quella definizione anche in prete pedofilo che vuole stuprate una ragazzina. E poi perché la medesime legge non viene ritenuta "liberticida" quando a goderne sono proprio i sedicenti cristiani? Chissà... intanto è sul suo sito di propaganda omofoba che il vaticanista Marco Tosatti si è improvvisato azzeccagarbugli nello scrivere:

Il tentativo di far passare una legge-bavaglio, dalle caratteristiche probabilmente incostituzionali – contro l’art. 21 sulla libertà di opinione ed espressione – sotto la mascheratura della discriminazione contro omosessuali e altre forme di preferenza sessuale, ha trovato l’opposizione della Conferenza Episcopale Italiana.

Ostentando la sua consueta prepotenza, Tosatti basa la sua premessa sulle sue opinabili convinzioni personali cercando di spacciarle per verità assolute. Peccato che non verrà presentata alcuna «legge bavaglio» dato che in discussione ci sarà una legge contro l'omofobia: se lui la ritiene in un certo modo, dovrebbe tentare di argomentare le sue curiose teorie e non dire che quella legge andrebbe chiamata come dice lui solo perché lui odia i gay.
Sostenuto che l'opinione dei vescovi dovrebbe interessare a qualcuno nonostante si sia in uno stato laico che non può permettersi di violare i diritti costituzionali dei suoi cittadini solo perché alcuni prelati sponsorizzano l'odio, il vaticanista se ne esce dicendo:

Si tratta di una presa di posizione importante, che dovrebbe essere valutata con attenzione dalle forze di maggioranza, in particolare da parte di quei parlamentari che vantano radici ecclesiali o sostengono di rifarsi, almeno talvolta, all’insegnamento della Chiesa. Vi offriamo qui un video molto interessante, che in tre minuti sintetizza la questione:

Pare una barzelletta, ma dopo aver sostenuto che l'odio sarebbe «un insegnamento della chiesa», Tosatti pare non provare vergogna nel propinare ai suoi lettori un video realizzato da Jacopo Coghe, ossia da un uomo che dirige una tra le più efferate sette di promozione all'omofobia d'Italia.

Sempre cercando di fare disinformazione, il vaticanista sfodera pure il solito Gandolfini e si mette a sire che la sua contrarietà ad una pratica procreatavi usata soprattutto da coppie eterosessuali dovrebbe "giustificare" i reati di matrice d'odio contro i gay. Eppure l'omofobia è un tema che non ha nulla di direttamente collegato alla territorialità, anche se certi signori non perdono occasione per abusare dei bambini per la loro propaganda. Ed è così che scrive:

Fra le diverse prese di posizione ci sembra interessante riportare quello che dice Massimo Gandolfini, del Family Day, che pone in relazione il ddl San-Scalfarotto con la pratica dell’utero in affitto, che qualcuno – per esempio Cirinnà – vorrebbe sdoganare con il pretesto della “regolamentazione”. A dispetto del fatto che sia giustamente considerato un crimine in molti Paesi e in Europa.

Tradotto: Marco Tosatti spera che fare ritorsione sui bambini e di contribuire a privarli da ogni tutela giuridica pur di danneggiare quelle famiglie che lui cerca di distruggere. Inoltre tenta pure di imporre ai suoi lettori che cosa dovrebbero pensare, arrogandosi il diritto di poter decidere che cosa sarebbe "giusto" o che cosa sarebbe "stagliato" sulla base della sua personale ideologia.

Ed è sempre cercando di fomentare odio che il vaticanista tenta pure di sostenere che i gay non sarebbero "rispettosi" versi chi promuove odio contro di loro. Dicendo che chi osa contestare le opinioni della Cei dovrebbe essere arrestato, afferma:

Inoltre mi sembra interessante riportare un paio di tweet di persone democratiche e rispettose della libertà di opinione altrui, relative alla presa di posizione della CEI. Mi sembra che almeno una di queste dovrebbe risvegliare l’attenzione della Polizia Postale; non mi sembra che bruciare edifici di culto sia un’attività legittima, in Italia. Ancora.

Seguono due tweet che il vaticanista eleva a rappresentanza dell'intera comunità gay, sostenendo che ogni parola detta a sotsgno die gay dovrebbe giustificare odio e violenza contro tutt'intera comunità. E se lui non pare capire che alcune opinioni erano semplice sarcasmo, c'è ben poco da ridere davanti a quei ragazzi che vengono pestati a sangue per strada mentre lui chiede che nessuno li protegga da quell'odio.
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