Gandolfini e Tosatti difendono l'odio mentre i loro seguaci rilanciano fake-news


Secondo copione, il vaticanista Marco Tostati ha deciso di stare dalla parte dell'odio, offrendo la sua falsa testimonianza a sostegno del branco che si macchia di bullismo. Sul suo sitarello di propaganda integralista, scrive:

Cari amici e nemici di Stilum Curiae, i peggiori timori si sono avverati: il disegno di legge sull’omotransfobia è degno dei più paurosi regimi dispotici, in cui si istituiscono reati dai contorni così vaghi e ampi che chiunque può a seconda del capriccio di qualcuno può commetterli. E soprattutto va contro l’art 21 della Costituzione, che difende la libertà di pensiero, opinione ed espressione. È triste e drammatico per chi, come chi scrive, ha vissuto in prima persona una stagione in cui si chiedeva e si cercava di praticare più libertà per tutti, vedere quelli che di questi principi si dicevano gli alfieri spendersi per mettere bavagli e censure. Straordinario che le persone libere – forse ce ne sono ancora – fra i militanti di sinistra e i giornalisti non si accorgano del pericolo straordinario di un provvedimento del genere, e non insorgano. Pubblichiamo qui sotto le valutazioni di Massimo Gandolfini, del Family Day, che condividiamo totalmente.

Se picchiare un gay non è certo "libertà di opinione", ancor più aberrante è il messaggio di Gandolfini. Partendo dal sostenere che il suo opporsi al riconoscimento dell'identità di genere dovrebbe impedire chi delinque sulla base di esso, il fondamentalista scrive:

Il testo definitivo del liberticida ddl Zan è anche peggio di quello che ci si poteva aspettare. Istituisce, ma non definisce, il reato di omotransfobia, lasciando alla magistratura amplissimi margini di interpretazione che rischiano di colpire la libera espressione del pensiero; menziona una controversa identità di genere – contestata anche dalle femministe – che basandosi sull'auto-percezione può comprende oltre 50 definizioni; stanzia 4 mln di euro per le attività di propaganda dei movimenti lgbt in un momento di crisi economica senza precedenti, che vede famiglie e imprese sul lastrico; stabilisce pene dai 18mesi a 6anni di galera che potranno essere comminate anche a chi semplicemente si impegna per promuovere il diritto naturale di ogni bambino ad avere un padre e una madre o definisce come “un abominio” contro il genere umano la barbara pratica dell'utero in affitto. Oltre tutto, come nei campi di rieducazione delle peggiori dittature, il disegno di legge prevede che il condannato presti un'attività non retribuita presso le associazioni del mondo lgbt. In conclusione, si tratta di una legge fascista degna delle peggiori dittature.

In realtà la legge non punirà l'istigazione all'odio, quindi non si capisce perché Gandolfini si inventi che lui non potrà più insultare i figli degli altri o cercare di danneggiare le loro famiglie. Non si esime neppure dal far leva sui soldi, lamentandosi che siano spesi per le vittime e non per i suoi privilegi.

Tacendo sul fatto che la Legge Reale-Mancino esista da anni, è negando che garantire ai gay la possibilità di poter uscire di casa senza rischiare di essere picchiati per il solo fatto di esistere è un dovere costituzionale, Gandolfini insiste sul suo sostenere che lui non vuole la legge e che intende usare la "religione" per giustificate l'odio:

Tutto questo avviene malgrado nell'ordinamento italiano non ci sia alcun vuoto normativo che ostacoli la repressione e la sanzione di atti discriminatori o violenti contro le persone sulla base del loro orientamento sessuale: la pari dignità di tutti i cittadini è infatti riconosciuta pienamente dall'articolo 3 della Costituzione e il Codice Penale prevede le aggravanti per futili motivi, ove necessarie, per inasprire le pene nei confronti di chi si renda responsabile di queste violenze e discriminazioni. Oltretutto i dati del Ministero dell'Interno e dell'Agenzia Europea dei Diritti indicano l'Italia come uno dei Paesi più accoglienti del mondo, dove gli atti di discriminazione non superano le poche decine di denunce l'anno.
La legge bavaglio Zan è dunque inutile, dannosa e figlia di una visione ideologica tesa ad impedire l'agibilità politica di milioni di italiani che si riconoscono nella visione della famiglia naturale come delineata nella Costituzione. Per questo motivo facciamo un accorato appello a tutti i parlamentari e a tutte le forze politiche che hanno a cuore la democrazia e la libera espressione del pensiero. La legge sull’omotransfobia potrebbe un giorno mettere il bavaglio anche ai loro partiti e condizionare fortemente le loro proposte in materia di politiche familiari, bioetica, filiazione, welfare, sanità pubblica, anagrafica, scuola e cittadinanza. In particolare mi rivolgo ai politici cattolici affinché si rendano conto del grave limite alla libertà religiosa; infatti, potrebbe essere oggetto di condanna persino una frase come quella di Papa Francesco in Amoris Laetitia, che dice che ‘non esistono analogie neppure remote fra le unioni omosessuali e il disegno di Dio sulla famiglia’. Quindi chi chiude gli occhi oggi sarà complice della sua condanna domani. Dal canto nostro faremo tutto ciò che è possibile per fermare questo disegno di legge inutile, in attesa che le disposizioni vigenti per la libera manifestazione del dissenso consentano di tornare in piazza senza limitazioni.

Insomma, Gandolfini farà di tutto per difendere chi commette reati d'odio.

Tra i commenti, troviamo un misto di odio omofobico e razzismo:




Immancabile è una tizia che giura su Dio la veridicità della fake-news creata dai fascisti che spacciava un emendamento omofobo di Carlo Giovanardi del 2014 per il testo di legge:


Insomma, sponsorizzano l'odio mentendo e dando falsa testimonianza.
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