Ha difeso suo figlio identificato dalla Polizia: l'Ordine dei gionalisti punisce la Lucarelli e tace sul padano che l'ha messo alla gogna


Pare follia, ma l'Ordine dei Giornalisti da deferito Selvaggia Lucarelli con l'accusa di aver violato la Carta di Treviso nel rendere riconoscibile suo figlio attraverso gli articoli in cui lo difendeva dall'odio leghista. Nel mentre, non ha detto nulla a quel Salvini che dice di essere "giornalista" e il ragazzino l'ha sbattuto alla gogna sulle pagine del suo partito.

Il 15enne è stato identificato dalla polizia e sbattuto su tutte la pagine social del partito leghista dopo aver osato contestare il padano dicendogli educatamente: «Volevo ringraziarla per il suo governo omofobo e razzista». Ovviamente Salvini non si è fatto sfuggire l'occasione di abusare di un minorenne per aizzare i suoi haters contro chi non lo sostiene, pubblicando immagini e fotografie del minore e scrivendo a lettere cubitali di chi era figlio.
La decisione pare surreale, perché nel video diffuso da Salvini si vede chiaramente che il giovane Leon ha affrontato da solo Matteo Salvini, con la madre che è intervenuta (doverosamente) solo quando il 15enne è stato fermato dalla Polizia che Salvini ha mandato a schieralo.
E dato che si è giornalisti quando si è iscritti all’albo e non solo quando si scrive, pare curioso che l'Ordine non veda problemi con l'altro protagonista della vicenda, ossia quel padano che è tristemente noto per la costante esposizione mediatica dei suoi figli: contro di lui tutto tace, persino quando diede il via a molteplici gogne mediatiche contro i minorenni che lo contestavano.

Festeggiano le destre, con Libero che pare posseduto nel pubblicare una lunghissima lista di articoli strafottenti e compi di insulti verso il 15enne (tanto loro sono amici di Salvini e pare che ai populisti sia permessa ogni forma di bullismo):


Il Giornale ha fatto peggio, definendo «piccolo molestatore» il ragazzo che accusano di lesa maestà al loro "comandante":


Insomma, siamo in dittatura. E, ameno di non essere la figlia di 8 anni di Salvini a cui il padre attribuisce parole improbabili, ai figli dei famosi è fatto divieto avere opinioni.

Dal canto suo, la Lucarelli commenta:

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