Adinolfi schiuma per l'assoluzione di Welby e di Cappato e tocca il fondo parlando di "soppressione a pagamento del prossimo disabile"


Il fondamenta Mario Adinolfi sostiene sia inaccettabile che un malato possa scegliere per sé stesso quando lui fa soldi cercando di imporre agli altri come debbano nascere, chi possano amare e con quanta sofferenza debbano morire. Non male per il tizio che va in giro a dire che l'odio sarebbe "libertà di pensiero" mentre sbraita che l'autodeterminazione altrui sarebbe il "male".
Con la solita superficialità di pare guardare a quanti soldi facili si possano fare con il faso moralismo, il fondamentalista pare incurante delle sofferenze che vorrebbe fossero inferte alle sue vittime nello sbraitare contro un indemoniato davanti alla battaglia vinta in tribunale da Marco Cappato:


Quanta malafede può portare un estremista a definire dei malati terminali come "disabili" mentre tenta di deridere un tema serio come il fine vita attraverso il suo parlare di "soppressione a pagamento del prossimo disabile"?
Da quando decidere cosa sia il "male" dovrebbe essere un prepotente che schiuma di rabbia ogni qualvolta non siano imposte le sue scelte agli altri? E chi sarebbe lui per poter decidere della libertà altrui?

Surreale è come questo personaggi usi la parola "libertà" in difesa dei crimini d'odio, ma poi dica che gli uomini non debbano essere liberi di poter decidere contro il suo volere per la loro vita. Ed è ripetendo quella sua frasetta oscena che il fondamentalista aggiunge pure:

Insistendo sul suo dire che gli altri non debbano poter smettere di soffrire perché lui non vuole possano decidere della propria vita, il fondamentalista non si risparmia neppure dallo scrivere:


Anche qui c'è da chiedersi quale sia il senso di porre quesiti inutili mentre si usano termini errati nella speranza di manipolare i suoi seguaci e far credere loro che la realtà sia diversa da quella che è. Il tutto per sostenere che l'umanità e la pietà umana sarebbero un business in quella sua retorica dove il vero e unico dio da lui adorato pare essere il dio denaro.
Ma forse l'unica vera domanda è un'altra: quali sono le reali probabilità che un personaggio alla Adinofli potesse decidere di mettere a rischio la propria libertà personale per difendere i diritti dei malati? In virtù di come lui dica che i crimini d'odio dovrebbero restare impuniti in virtù di come lui dica di temere problemi per il suo business dell'odio, la risposta pare scontata.
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