La NuovaBQ arriva a sostenere che il contrasto all'odio sarebbe «una legge distruttiva dell’umano»


L'estensione delle protezioni della Legge Reale-Mancino anche alle vittime di reati di matrice omofoba sarebbe «una legge distruttiva dell’umano». È quanto arriva a sostenere un articolo pubblicato da La Nuova Bussola Quotidiana di Riccardo Cascioli.
In quella loro abitudine a usare la religione come pretesto all'odio, la setta integralista plaude a due recenti interventi del cardinale Ruini e dell'arcivescovo Crepaldi contro il disegno di legge Zan sull'omofobia attraverso quella loro patetica cantilena sulla loro fantomatica "libertà" di poter discriminare a fronte di una legge che neppure punirà l'istigazione all'odio. E se sul loro sito l'omofobia diventa «presunta» quasi volessero negarne l'esistenza, al Cardinale Ruini attribuiscono il sostenere che il contrasto ai crimini d'odio «diventa necessariamente totalitario, impedendo non solo di dire le proprie opinioni, ma soprattutto di dire delle opinioni che abbiano la pretesa di essere vere, non solo opinioni ma verità. Il relativismo tollera tutte le opinioni, ma non tollera la verità. E la legge Zan ne è un esempio».
Anche all'arcivescovo Crepaldi attribuiscono il sostenere che il contrasto all'odio sarebbe «un’iniziativa legislativa che mette a rischio la libertà di espressione. Se si concede la possibilità di censurare giuridicamente e penalmente non delle offese, ma semplicemente delle opinioni e delle verità di ordine antropologico e morale diverse da quelle dei proponenti il Disegno di legge, come per esempio la differenza fra uomo e donna, allora veramente la nostra libertà – quella di tutti, non solo quella dei cattolici – è in pericolo».
Insomma, la sua opinione è che la sua "libertà" debba impedire la libertà altrui in virtù di come lui si elevi a detentore della "verità" assoluta contro il prossimo. E la setta di Cascioli ne approfitat per concluderne:

Ambedue gli interventi non si limitano a segnalare il pericolo per il diritto soggettivo di espressione, chiamiamolo il diritto in senso liberale, ma vanno più in profondità e indicano nella possibilità di riferirsi ad un ordine oggettivo della verità e del bene la vera garanzia della stessa libertà di espressione.

Da prassi, il sito di Cascioli si affretta a sostenere che l'opinione minoritaria dei loro amichetti integralisti debba essere considerata rappresentazione di una maggioranza:

Oggi ci troviamo a usare parole di apprezzamento per questi interventi di due importanti personalità ecclesiastiche, come per tirare un sospiro di sollievo perché finalmente qualcuno parla, e questo è certamente segno di uno smarrimento di notevole portata, perché rimanda indirettamente ai tanti altri silenzi di uomini di Chiesa, alla palude ecclesiastica della maggioranza silenziosa.

Ma davvero siamo arrivati a sostenere che i diritti costituzionali debbano essere violati da chi pretende di auto-proclamarsi il detentore della verità contro gli altri? Stare dalla parte dell'aggressore in un pestaggio non è "libertà opinione", è un atto criminale.
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