Continuano le bufale di Zaira Bartucca. Ma questa tizia non ha il senso della vergogna?


È imbarazzante, ma pure oggi ci tocca sbugiardare l'ennesima bufala diffusa dalla "giornalista" populista Zaira Bartucca... o, maglio, la solita bufala dato che la ripete da mesi nonostante le smentite.
Ormai sapete che la "professionista" cerca da mesi di diffamarci come ritorsione per le nostre opinioni, motivo per cui si è inventata di sana pianta dei nomi falsi che sostiene sarebbero i proprietari di Gayburg. E mentre il suo co-direttore extracomunitario si è occupato di inoltrate gli indirizzi privati di quella persona ai gruppi studenteschi neofascisti, la sua amichetta Deb ipotizza che presto potrebbe accaderci qualcosa di brutto. E più smentiamo le sue bufale, più lei le ripete e le spergiura. Imbarazzante.

Dopo averci tirato in ballo con i suoi messaggini, la signora si è ora inventata che la nostra smentita significherebbe che avesse ragione lei. Citando gli insulti di un esponente del partitucolo di Adinolfi armato dalla sua falsa testimonianza, la Bartucca scrive:


Mentre se la ridono come matte vedere che i seguaci di Adinolfi credono alle bufale di una giornalista che giura il falso, surreale è come pare che la Bartucca non comprenda che il fatto che qualcuno citi le sue bufale non rende meno bufale quelle bufale.

Pertanto ribadiamo che i nomi diffusi da Zaira Bartucca sono falsi, come false sono le sue insinuazioni sui rapporti con associazione a lei sgradite. Altrettanto evidente è la gravità degli attacchi che riserva contro persone su cui ha inventato false storie e di cui pare ledere ogni diritto alla privacy. E il suo mettere in copia Mario Adinolfi per auspicare un suo endorsement è quantomeno patetico.
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