Provare la febbre ucciderebbe i neuroni. La tragicomica tesi rilanciata da Zaira Bartucca


La giornalista populista Zaira Bartucca non solo continua a ripetere che lei non crede alla pandemia, ma risulta capace di pubblicare teorie al limite del tragicomico (ovviamente insultando con la sua solita ferocia chiunque osi dissentire). Oggi racconta che le misurazioni della febbre ci ucciderebbero:


Peccato che nei termometri ad infrarossi non ci sia alcun laser, come pare evidente dato che si tratta di un termoscanner. Funziona rilevando gli infrarossi emessi dagli oggetti e gli effetti sono paragonabili a quelli del farsi fare una fotografia.
Inutile a dirsi, la notizia terroristica lanciata a fini propagandistici dalla populista Bartucca è anche già stata ampiamente smentita da settimane:


A questo punto andrebbe capito perché una iscritta all'albo dei giornalisti possa permettersi di diffondere teorie mediche screditate al fine di foraggiare la sua campagna negazionista.

Ma dato che la sua "notizia" era così patetica da aver fatto sganasciare dalle risate chiunque l'avesse letta, è nascondendo la mano dietro alla schiena che la populista ha poi scritto:


Ma se fosse un sito personale avulso da ogni dovere etico, perché su quel profilo si presenta come "giornalista" e non come libera cittadina?


E se non è una "notizia", allora perché insulta chi dissente dal suo sostenere che la verità arriverebbe data dai blog dei populisti che non fanno vaccinare i figli sulla base di quello che hanno letto su Facebook?


Ed è proprio certa che Conte possa scrivere sul suo profilo quello che vuole perché non è il profilo fi Palazzo Chigi. Oppure le sue regole valgono solo per auto-assolversi mentre gli altri devono subire la sua violenza ideologica?
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