Il Pakistan blocca Grindr e Tinder, accusando di «immoralità» le app di incontri


I fondamentalisti amano nascondere le loro rivendicazioni liberticide dietro alla fantomatica necessità di "proteggere" o "difendere" qualcuno. Non stupisce, dunque che il Pakistan abbia approvato una legge che dicevano avrebbe dovuto offrire la "la protezione dei cittadini dai danni del web" anche se poi, nei fatti, è servita solo a vietare quelle app di incontri che non piacciono ai fondamentalisti religiosi.
Il governo ha già bloccato app come Grindr, Tinder, Tagged, Skout e SayH, tutte censurate con l'accusa di «immoralità». Da quel che si apprende, i futuri obiettivi riguarderebbero una censura anche per YouTube e TikTok.
Il Pakistan è un paese conservatore a maggioranza musulmana, dove l'omosessualità viene punita anche con l’ergastolo.
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