L'ultima trovata dei leghisti: mozioni per affidare il contrasto del Covid-19 al cuore immacolato di Maria
Vi siete chiesti come la Lega di Matteo Salvini avrebbe voluto affrontare la pandemia dato che il loro leader deride mascherine e distanziamento sociale? Ebbene, a dare una risposta a quella domanda ci hanno pensato i consiglieri leghisti Bianchi, Pecce, Facoetti, Rovetta e Stucchi di Berggamo, i quali hanno speso tempo e denaro pubblico per presentare un'interrogazione “sull’emergenza Covid-19 e gli intendimenti circa il rinnovo delle promesse di affidamento della città di Bergamo al patrono Sant’Alessandro martire e atto di consacrazione al cuore immacolato di Maria”.
Esatto, l'idea dei leghisti è che una pandemia globale possa essere combattuta affidandosi al cuore immacolato di Maria. E lo hanno sostenuto in quella città che ha registrato migliaia di morti.
In quell'uso politico della religione che tanto piace ai leghisti, nella loro interrogazione affermavabno che “il 9 aprile è stato lanciato un appello ‘ai sindaci d’Italia affinché affidino a Dio, attraverso la Madonna e i santi, la lotta al coronavirus’, sostenuto da amministratori e parlamentari di tutto il Paese, tra i quali anche alcuni di Bergamo e della Bergamasca. Centinaia di sindaci hanno già partecipato attivamente ad Atti di Affidamento o a più impegnativi e densi di significato Atti di Consacrazione, secondo le tradizioni locali, alla Madonna o ai Santi patroni spesso in sintonia con il Vescovo o con il parroco del luogo, tra i quali Sindaci di importanti città, come Venezia, Pavia, Siena, Verona, Parma, Pisa, Vicenza2, ma anche di svariate comunità, come, nella Bergamasca, quella di Sedrina».
Insomma, niente fondi alle scuole, niente supporto ai medici ma cerimonie di consacrazione alla Madonna nella speranza che ci possa essere un miracolo. Ed è un po' surreale che, nel rigettare la richiesta, l'assessore Angeloni abbia voluto ricordare che il Comune di Bergamo non sia stato per nulla aconfessionale: «L’Amministrazione comunale di Bergamo non ha voluto – né intende farlo – sostituirsi all’ordinario diocesano nelle funzioni pastorali e di consacrazione a cui gli interpellanti fanno riferimento. Durante tutto il periodo caratterizzato dalla grave emergenza pandemica del Covid-19, l’Amministrazione ha mantenuto una leale e stretta collaborazione con la Diocesi e il Vescovo Francesco, partecipando ai momenti di preghiera e di cordoglio organizzati dall’autorità ecclesiastica cittadina. Tra tutti, vorrei ricordare il ricevimento delle ceneri dei bergamaschi e la preghiera con il Vescovo presso il cimitero monumentale».