Pillon tace sull'omocidio di Colleferro parla di una fantomatica «campagna d'odio contro Matteo Salvini»


Dopo aver sottolineato la nazionalità della donna che dice avrebbe "aggredito" il suo "capitano" (arrivando addirittura a sgualcirgli la camicia), il senatore leghista Simone Pillon si è messo a sbraitare come un un indemoniato che lui crede in una fantomatica «campagna d'odio contro Matteo Salvini» e che ogni contestazione all'abuso del sentimento religioso da parte dell'assenteista padano sarebbe da intendersi come un affronto alla religione. Buffo, perché gli sarebbe bastato leggere i Vangeli per sapere che chi semina zizzania raccoglie tempesta:


A scriverlo è quel leghista che difende i crimini d'odio contro i gay, sostenendo che la discriminazione altrui sarebbe una "libertà".
Per chi non lo sapesse, il rosario di cui parla Pillon è quello che Salvini usa durante i suoi comizi dicendo di voler invocare la captatio benevolentiae della Madonna al fine di chiedere il suo aiuto per vincere le elezioni. Non è dunque chiaro se Pillon si riferisca all'abuso del sentimento religioso quando parla del significato di quel simbolo.

Non pare andar meglio quando tenta di raccontare che la violazioni delle leggi da parte di Salvini significherebbe «far rispettare le leggi» mentre invoca il carcere per osa salvare vite umane contro il suo volere:


E se Pillon non ha trovato un solo minuto per parlare del ragazzo di Colleferro ucciso da quel razzismo di cui lui si fa troppo spesso promotore, surreale è come lo si ritrovi a spacciare un post sugli obiettivi per la ricostruzione per un qualcosa che lo legittimerebbe ad accusare l'Onu di indicare come causa della pandemia quel maschilismo di cui lui si fa promotore:


E che dire di come il senatore risponda a tutti dicendo che chi non la pensa come lui, chi non è come lui o chi non fa sesso con chi dice lui debba andarsene via?
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