La Lega di Salvini e Provita Onlus schiumano contro la guerra all'odio di Ursula von der Leyen


Il fondamentalismo organizzato sta schiumando rabbia davanti alla presidentessa della Commission Europea che ha dichiarato guerra all'odio. Sostenendo che loro non tollerano che i neofascisti polacchi non possano cacciare i gay dalle loro case e che loro esigono che i figli delle coppie gay siano resi orfani quando entrano in Italia, l'organizzazione integralista Provita Onlus è stata capace di diramare un comunicato stampa a dir poco contronatura:

“Ursula von der Leyen ha gettato la maschera. La priorità della Commissione Europea? Un nuovo piano per la strategia LGBT: adozioni gay, utero in affitto e gender! Altro che emergenza coronavirus o il dramma della disoccupazione galoppante, lì le soluzioni proposte sono di facciata e tardive” hanno dichiarato Toni Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vice presidente di Pro Vita e Famiglia onlus, commentando il primo discorso sullo stato dell’Unione all’Europarlamento della presidente.

Insomma, siamo alla mistificazione. E mentre i due integralisti continuano a cercare di fatturare soldi sulla promozione dell'odio verso le minoranze, anche il solito parroco leghista di Villamare invita i suoi adepti a pregare contro i diritti umani:


Secondo copione, anche o leghisti hanno schiumato rabbia davanti a chi invita alla tolleranza al posto di brandire rosari mentre si promette odio. Ed è in particolare l'eurodeputata leghista Simona Baldassarre ad essersi messa a sbraitare che:

In occasione del dibattito sullo Stato dell’Unione, la von der Leyen è uscita allo scoperto sulle priorità della Commissione: rafforzare i diritti Lgbtq e obbligo di riconoscere la genitorialità delle coppie omosessuali, nonostante il diritto di famiglia sia competenza esclusiva degli Stati Membri. Da Bruxelles stanno cercando di allungare la loro mano ideologica sui paesi dell’Unione. In cambio di una manciata di voti di qualche gruppo radical-chic e delle lobby arcobaleno, sono disposti a calpestare il diritto di pensare che ogni bambino abbia bisogno di una mamma e di un papà. Parla della costruzione di un’Unione di uguaglianza, ebbene questa si potrà avere soltanto guardando al modello di complementarietà tra uomo e donna e tornando a mettere la famiglia naturale al centro di ogni politica dell’Ue.

Nel gergo dei leghisti, "naturale" sarebbe sinonimo di "eterosessuale" e la vera "famiglia" sono le varie donne che Salvini ha ingravidato e poi lasciato mentre si infilava nei letto di ragazzine sempre più giovani.
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