Marcello Pera all'attacco del Papa: «Dio esiste, ma Bergoglio non lo vede più. Ormai vicini a uno scisma»


L'ex presidente del Senato, Marcello Pera, è tornato a scagliarsi contro i gay durante un'intervista al sito politico "La gazzetta di Lucca". Al solito, si parte con il sostenere che sia necessario impedire la libertà religiosa altrui e cercare di imporsi sul prossimo attraverso nuove crociate. Dice Pera:

Gli ultimi due papi, Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, avevano ben chiaro il pericolo dell’islam e non mancarono di segnalarlo nelle dovute maniere. Bergoglio pensa diversamente. Pensa che ci sia un Dio solo uguale per tutti e, se esistono vari nomi per questo Dio indistinto e vari messaggeri, uno vale l’altro. Jahvè come Allah, Cristo come Maometto. Che Cristo abbia detto “io sono la verità e la vita” per Bergoglio è una frase imbarazzante. Così Bergoglio contribuisce a decristianizzare l’Occidente e a depotenziarlo.

lamentandosi di come il papa abbia osato invitare i fedeli a pagare le tasse

D’accordo sulle tasse: è un precetto dei vangeli sinottici: “a Cesare quel che è di Cesare”. Ma, stabilito il principio, quanto e come Cesare si prende da noi è còmpito della politica, non della Chiesa. Il guaio è che questo Papa parla da politico di cose politiche. Di ecologia, di ambiente, di economia, di giustizia sociale, di accoglienza, ecc. ecc. Pensa di applicare alla lettera princìpi evangelici (“beati i poveri”, “amatevi l’un l’altro”, “assistite il samaritano”, ecc.), ma di fatto assume posizioni politiche e entra prepotentemente nel dibattito politico. E questo non è còmpito della religione cristiana. Per anni ho pensato, detto e scritto che il cristianesimo è una religione della salvezza, non della liberazione dalla povertà o dalle miserie umane. Di questa liberazione si occupa la politica. E il cristiano sa che, anche al meglio di sé, la politica non risolve mai definitivamente e con piena soddisfazione i problemi politici, né, soprattutto, ci avvicina di un passo alla salvezza. Per sua natura, la politica è secolare, e il secolo è lo spazio e il tempo storico dell’uomo caduto e punito perché si è ribellato a Dio. Nel secolo, sempre ci saranno miserie e ingiustizie e sofferenze di ogni tipo, e da queste miserie e ingiustizie e sofferenze del secolo non saremo mai guariti finché si vive nel secolo. “I cristiani abitano nel mondo, ma non sono del mondo”. Qualche giorno fa ho letto uno scritto di monsignor Giampaolo Crepaldi, arcivescovo di Trieste, che mi ha ripagato delle mie insistenze. Crepaldi dice che oggi “la salvezza è stata spesso ridotta alla salute”. È una critica pesante, come dire che il cristianesimo è stato ridotto ad un prontuario sociale.

E se è curioso che per loro Dio non abbia nulla a che vedere con la giustizia sociale per poi tirarlo in ballo contro i diritti di chiunque osi non essere allineato al loro pensiero unico, è contro i gay che pera dichiara:

Assieme ad alcune decine di persone abbiamo pubblicato qualche giorno fa un appello contro la legge sull’omofobia attualmente in discussione alla Camera. Con la scusa di punire l’odio per motivi di genere, questa legge intende introdurre la teoria del genere. Che vuol dire questo: non Dio (o la Natura) li creò uomini e donne, piuttosto la cultura, storicamente, decide chi è uomo o donna. Non si riflette abbastanza che, abbattuta la distinzione naturale di genere e ridotta la famiglia a mero contratto, la società decade. Sta già accadendo. Noi facciamo violenza subdola ai bambini delle elementari (non gli si racconta neppure la storia di Gesù). Consideriamo bravi ragazzi i giovani ubbidienti alla dittatura del pensiero comune, unico, acritico, conformista. Come ho detto altre volte, la teoria del genere non è un capitolo della storia dei diritti dell’uomo ma della storia della lotta al cristianesimo. Abbattuto questo, dopo, non c’è maggiore libertà o maggiore tolleranza o fratellanza. C’è il deserto che provoca perdita di senso e riferimento. Abitare in una società siffatta è come entrare in Piazza San Michele senza più la chiesa: ci resta solo il buccellato.

E se è curioso si sostenga che il "cristianesimo" sarebbe contro i diritti umani in quel loro sostenere che a Gesù importi solo di ciò che loro fanno tra le lenzuola. Rispondendo ad un intervistatore che sostiene che il "papa sta annullando l'identità di millenni di storia cristiana", Per arisponde:

Perché vuole mettermi in cattiva luce? Già ho i miei problemi: mi avvicino alla Chiesa e i sagrestani mi guardano con diffidenza, dico di essere un laico cristiano e i laicisti mi massacrano. Gli uni e gli altri mi cacciano dai loro templi. E però penso che il Papa stia ponendo le basi per uno scisma.
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