Zan commenta gli 800 emendamenti e le pregiudiziali spesi da Salvini e dalla Meloni in difesa dei violenti


Matteo Salvini non è solo tra i principali responsabili dei danni provocati all'Italia da quei negazionisti che lui ha fomentato per mesi, ma con la sua amichetta Giorgia Meloni è anche l'assenteista dalle cubiste leopardate che ha presentato 800 emendamenti e 2 pregiudiziali contro una legge che introdurrebbe aggravanti per chi commette reati dettati dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere delle vittime. In altre parole, ancora una volta dichiara di stare con i delinquenti e di battersi perché chi sbaglia non debba pagare.
Dalle pagine di Vanity Fair, è parlando dell'ideologica crociata intrapresa dai due populisti contro gli italiani che il deputato Alessandro Zan commenta:

Mi auguro, anche se le speranze si affievoliscono, che ci sia un sussulto di dignità da parte di coloro che hanno presentato le pregiudiziali di costituzionalità che sono uno strumento parlamentare per cercare di affossare la legge e che ritirino queste pregiudiziali mostrando coerenza rispetto a quello che hanno detto quando si sono verificati per esempio i tragici eventi di Caivano. In quell’occasione Giorgia Meloni disse che lo stato deve punire simili situazioni e io risposi che ero d’accordo e la invitavo a ritirare le pregiudiziali alla legge contro l’omotransfobia.
In ogni caso siamo fermamente determinati a respingere queste due pregiudiziali e ad andare avanti affrontando anche gli 800 emendamenti ostruzionistici che sono stati presentati dall’opposizione, per arrivare al voto finale della legge. La maggioranza ha discusso molto, siamo arrivati ad una sintesi che mi pare un punto di equilibrio importante, bisogna fare delle mediazioni al ribasso perché stiamo parlando della vita delle persone, ogni parola in più che scriviamo nella legge può avere una ricaduta negativa, ecco perché è importante che sia fatta bene come stiamo facendo e venga approvata speditamente. Non possiamo più fallire.
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