Bolsonaro torna a ostentare la sua omofobia: «Dobbiamo smetterla di essere un Paese di fr*ci »


L'indecenza del presidente brasiliano Jair Bolsonaro non pare conoscere limiti. Se lui insiste nel proporsi come il negazionista che spergiura l'efficacia di farmaci che il mondo scientifico ritiene del tutto inutili nel contrasto al Covid-19, è parlando ad una nazione che conta sei milioni di casi ed oltre 163.000 decessi che ha dichiarato:

Sono addolorato per tutti quei morti. Lo sono davvero. Ma un giorno moriremo tutti. È inutile fuggire dalla realtà. Dobbiamo smetterla di essere un Paese di fr*ci … Dobbiamo affrontare il Coronavirus e combatterlo. Odio questa roba da fr*ci.

In quella sua ossessione nell'ostentare la sua omofobia, il populista ha ritenuto che insultare una parte dei cittadini e accomunarli ad una pandemia fosse lecito. Ed evidentemente gli piace anche, dato che in passato dichiarò che lui non indossava le mascherine perché da lui ritenute "troppo gay".
E chissà se gli elettori rivorranno un populista che non ha dato alcuna risposta alla pandemia, limitandosi a ostentare la sua omofobia e il suo disprezzo verso interi gruppi sociali che vengono costretti a pagargli lo stipendio.
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