La famiglia dei Papà per Scelta è stata vittima di violente minacce di morte


«Già è tanto che siete vivi», «Non meriti alcun figlio», «Ti piacerebbe vederti in una bara?». Sono queste alcune delle minacce di morte recapitate ai "Papà per scelta" da alcuni account che non hanno neppure ritenuto di dover nascondere la propria identità, forse convinti che sia lecito delinquere perché certi politici vanno in televisione a raccontare che i reati d'odio sarebbero "libertà di opinione" da garantire a violenti, intolleranti e neofascisti:



«Quando abbiamo scelto di esporci mediaticamente –scrivono sul loro profilo Instagram– sapevamo che c’era il rischio di incappare in qualche maleducato che usa i social come sfogatoio personale. Solo che quando ti ritrovi un’arma che punta dritto al corpicino dei tuoi figli, fa paura». Il riferimento è ad un'immagine che è stata recapitata loro, nel quale è raffigurato un mirino di un mitra che punta dritto alla loro famiglia. «Fa ancora più paura pensare che dietro queste minacce ci siano dei ragazzi giovani. Alcuni minorenni. La prova lampante che l’educazione alle diversità deve partire dalle scuole primarie».
La speranza è che ora possa essere la procura a far capire a quei farabutti che le minacce di morte non sono un gioco e che l'odio non è un'opinione anche se lo dice la Meloni: «Ovviamente denunceremo, perché arrogarsi il diritto di esprimere il proprio dissenso minacciandoci con un mirino puntato addosso, comporta il dovere di prendersi le proprie responsabilità. Fa paura, ma non cederemo alle intimidazioni di chi vorrebbe zittirci e silenziarci, per preservare il pensiero unico. Fa paura ma continueremo a diffondere la cultura della tolleranza, della gentilezza e del rispetto. Si può fare, lo dobbiamo fare. Soprattutto per i nostri figli!», dicono.
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