I populisti e il loro gioco delle presunte priorità


Giorgia Meloni non si è inventata nulla quando ha iniziato a starnazzare che lei ha deciso che i gay non devono avere la pretesa di poter camminare per strada senza rischiare di essere aggrediti visto che lei ha deciso di dire che che loro dovrebbero preferire ci si occupi unicamente dei suoi privilegi da donna eterosessuale che non è manco manco stata contestata quando si è presentata col pancione al Family Day di Gandolfini per urlare che lei difenderebbe la "famiglia tradizionale" pur essendosi fatta ingravidare nel peccato da un tizio che non era suo marito.
E se la meloni ha usato i morti da Coronavirus per inveire contro i diritti civili degli italiani, lo stesso fece Salvini nel 2014 quando se ne uscì dicendo che il lavoro dei maschi eterosessuali bianchi dovesse essere prioritario sui diritti familiari di un gruppo sociale che non è espressione del suo elettorato:


E chissà quali erano le sue priorità quando Salvini votava le leggi ad-personam di Berlusconi, salvo poi mettersi a sbraitare che a lui non interessava di chi non avrebbe mai potuto avere la reversibilità o chi avrebbe perso casa in virtù di come lui sostenesse che garantire tutele civili alle famiglie gay non era di suo interesse.
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