Ieri si contano 853 morti, ma la priorità di Marco Tosatti è quella di non prendere l'ostia in mano


Ieri il Covid-19 ha ucciso altre 853 persone, ma la priorità del vaticanista Marco Tosatti è quella di lamentarsi dei preti che non toccano le lingue dei fedeli e non spargono la loro saliva potenzialmente infetta durante l'eucarestia:


L'invito all'irresponsabilità passa attraverso quella che Tosatti definisce sia «la meditazione» di una tale Benedetta, una pia donna che chiarisce che lei si sente così cristiana da voler urlare al mondo che a lei non frega nulla morti perché lei esige che il prete le infili la mano in bocca anche a costo di propagare la pandemia e far morire persone innocenti.

Dopo la solita litania su come lei crede che essere "cristiani" significhi rispettare dei rituali e non vivere cristianamente la vita, è inveendo contro quel fantomatico «modernismo» con cui i fondamentalisti condannano tutto ciò che è avvenuto dopo il Medioevo che la signora dice di aver trovato preti che condividano la sua idea nel ritenere che la vita non abbia valore e che le abitudini e l'egoismo debbano prevalere sul bene comune:

il Cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, Arcivescovo emerito di Conakry in Guinea, ha invitato i sacerdoti ad accontentare chi, come me, non riesce proprio a trattare il Santissimo Corpo di Nostro Signore come qualcosa da passar di mano in mano e che desidera, prima di prendere la particola sulla lingua, adorare in ginocchio Nostro Signore.

Ed è proponendo la sua reinterpretazione di quei dogmi che probabilmente la fanno sentire sicura uin una religione trasformata in rito e non più vissuta che conclude:

Ed ecco il testo con cui l’Alto Prelato, senza sbilanciarsi troppo, in un equilibrio modernista che fa un po’ venire l’orticaria (ma pazienza…) sdogana i “reprobi” come la sottoscritta. “Si riconosce ai fedeli il diritto di ricevere il Corpo di Cristo e di adorare il Signore presente nell’Eucarestia nei modi previsti, senza limitazioni, che vadano addirittura al di là di quanto previsto dalle norme igieniche emanate dalle autorità pubbliche o dai Vescovi”. Commento del mio amico fiorentino. “Come vedi non ha voluto per diplomazia scrivere apertamente che il fedele ha il diritto sacrosanto di ricevere la Comunione sulla lingua, però il senso è quello tanto è vero che raccomanda l’adorazione che certamente non si può fare ricevendo l’Eucarestia sulle mani”.

Ma sono proprio certi che a Gesù interessi di come loro ingurgitino l'ostia? Non sarà più grave il loro spargere odio contro gli adolescenti gay o il loro dedicare energie a promuovere odio contro la vita, contro le famiglie e contro la verità?
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