L'ultima sparata della populista Bartucca: «Conte da la mancia a chi trasmette i numeri del contagio»


Zaira Bartucca continua a proporsi come una Angela da Mondello che non ce l'ha fatta. Sventolando la sua presunta iscrizione all'Ordine dei giornalisti, la populista risulta da mesi impegnata a negare la pandemia e a invitate i suoi lettori a non rispettate le disposizioni sanitarie.

Mentre in Italia si registra un morto da Covid-19 ogni due minuti, lei dice che gli italiani non dovrebbero esserne informati dato che lei pare preferire chi nega la situazione e giura che «non c'è coviddi». Come Angela da Mondello.
Arrivando addirittura a parlare di «terrorismo» e di «procurato allarme», la signora Bartucca afferma che Conte darebbe «la mancia a chi trasmette i numeri del contagio». Ed ovviamente scrive il termine «contagio» tra virgolette, quasi volesse sottolineare che lei non crede alla realtà dei fatti e lei giura che tutti i medici del mondo ci mentirebbero:


Ovviamente le cose sembrerebbero essere diverse da come lei le racconta. La misura a cui lei fa riferimento, pubblicata il 9 novembre in Gazzetta Ufficiale, e prevede lo stanziamento di 50 milioni da erogare alle emittenti che «si impegnano a trasmettere i messaggi di comunicazione istituzionale relativi all’emergenza sanitaria all’interno dei propri spazi informativi».
Se l'italiano non è un'opinione, non si parla della comunicazione dei dati sull'infezione, ma di quei messaggi istituzionali che invitano la popolazione a indossare le mascherine, a mantenere il distanziamento sociale e a seguire tutte quelle regole che la signora Bartucca invita ad ignorare.

Eppure è sempre sostenendo che Conte pagherebbe i telegiornali per fornire le informazioni che i telespettatori chiedono, lei giura che i dati sosterrebbero che l'emergenza non esiste e che non bisogna preoccuparsene:

Paradossalmente, mentre i numeri sono sempre più incoraggianti, il governo pensa ai modi per far andare avanti all’infinito l’idea di emergenza. Ovviamente, la comunicazione rimane il modo migliore per mettere il carico da novanta a pericoli che sono più percepiti che reali.
Cinquanta milioni per prevenzione, cure, per dare fiato o generi di prima necessità a chi ha perso tutto, anche grazie ai lockdown che secondo lo stesso Cts si potevano (dunque si possono) evitare? Macché. Meglio regalarli – la si chiami mancia o come meglio si crede, in un’ottica davvero svilente della professione – a chi darà prontamente conto dell’ennesimo Dpcm o dei numeri di Arcuri, Rezza e degli altri smentiti dall’Istat. Per chi sta al governo e per chi ha bisogno dell’emergenza eterna per ottenere un posto al sole, è molto meglio così.

Ovviamente i suoi "dati incoraggianti" sono questi, prendendo in considerazione solo i morti:



Lei vede queste statistiche e giura che non servirebbero iniziative finalizzate ad impedire un aumento dei contagi. Ed ovviamente lo fa in quella creazione di costanti contrapposizioni che tanto eccita gli jihadisti dell'ideologia populista, dove tutto va sempre contrapposto a qualcos'altro.
Quindi poi diventa facile raccontare che si sarebbero potuti evitare i lockdown che sono stati scelti da tutti i Paesi del mondo (tutti idioti a parte lei, dunque?) o che c'è chi non si è trovato nei contributi governativi il nero che si intascava senza pagare le tasse. E chissà tra quanto arriverà una Zaira Bartuicca che ci racconterà che ipotizzerà che la soppressione dei malati potrebbe farci risparmiare soldi esattamente come sosteneva Hitler. D'altra parte pare proprio quella la deriva intrapresa da chi sostiene che il profitto debba prevalere sulla difesa della vita.
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