La Lega chiede l'istituzione della "giornata dei cattolici eterosessuali"


Gregorio Martinelli Da Silva, consigliere comunale della Lega di Bagno a Ripoli, ha chiesto al sindaco l'istituzione di una "giornata dei cattolici eterosessuali" che, a suo dire, sarebbero «discriminati» da leggi contro i crimini d'odio nonostante lui ritenga siano «da condannare» anche se «non da punire». La sua teoria è infatti che le relazioni gay sarebbero «gravi depravazioni» e che la legge Zan contro avrebbe «come unico scopo quello diincentivare e favorire l’omosessualità, mascherata da legge contro la transfobia, omofobia».
In altre parole, è nella noncuranza di come sembri impossibile poter essere cristiani e leghisti, che il signorino pare voler contrapporre la sua presunta "religione" all'omosessualità, infischiandosene di come sia la Costutuzione a garantire il dovere di aver rispetto per chi ritiene che Gesù non sia malvagio ed omofobo come ama dipingerlo il senatore leghista Simone Pillon. Al contempo, il signorino sottolinea anche come la Lega di Matteo Salvini abbia ormai fatto dell'odio omofobico la sua seconda bandiera dopo l'odio verso i migranti.

Nella sua richiesta, il leghista Gregorio Martinelli Da Silva scrive pure:

La società con la complicità delle istituzioni e di politici incapaci sta commettendo nel nome della lotta alla discriminazione la peggiore delle discriminazioni possibili, quella contro i suoi valori e le sue origini. Con l’avanzamento di proposte come quelle della mozione della commissione pace, o come la legge Zan, si puniscono e si discriminano le persone che seguono la Dottrina Cattolica. Con l’avanzamento di questa ideologia arriveremo anche al punto di penalizzare tutta la categoria degli eterosessuali, soprattutto maschi.

Il consigliere leghista sostiene poi di essere stato «più volte discriminato soprattutto in contesti artistici da persone omosessuali con commenti del tipo “i gay hanno più gusto”, “i gay sono più sensibili” ed altre forme di discriminazione contro la mia eterosessualità. Ancora più grave sono stato vittima di molestie sessuali da parte di omosessuali con avance che spesso si sono tradotte in palpate, commenti ed altri tipi di aggressioni che ai tempi ritenevo simpatici ma ripensandoci ledevano nel mio intimo le mie libertà». E dopo quelle accuse prive di prove, il legista si lancia pure nello scrivere:

Non sarà ai sensi di legge, ma già di fatto nel contesto sociale non lo è più, possibile esprimere i propri pensieri riguardo l’argomento omosessualità a meno che non siano elogi, venendo emarginati o addirittura puniti coloro i quali vedono le relazioni omosessuali come gravi depravazioni.

Davanti a quel delirio, il Pd ha commentato su Facebook:

L’interrogazione presentata dal consigliere comunale della Lega Martinelli Da Silva ci colpisce profondamente e rappresenterebbe, se portata in consiglio comunale, un punto di non ritorno nel dibattito democratico assolutamente da evitare. Il testo rappresenta la negazione di ogni principio democratico, di libertà, uguaglianza, fratellanza e umanità e istiga, di fatto, alla discriminazione sessuale. Le parole usate dal consigliere Martinelli Da Silva sono lesive degli stessi valori che stanno alla base della nostra Costituzione.

Ed anche il sindaco di Bagno a Ripoli, Francesco Casini, afferma:

Rabbrividisco alle parole del consigliere della Lega. Rabbrividisco quando dichiara che la legge contro l'omo e la transfobia ha come “unico scopo quello di incentivare e favorire l'omosessualità”, quando dice che le relazioni omosessuali sono “gravi depravazioni”, quando definisce l'omosessualità “atteggiamenti” che per lui sono da “condannare” ma precisando (e per fortuna!) che “condannare non vuol dire punire” (sic.) e quando arriva persino a sostenere che l'omofobia è qualcosa “che in realtà non esiste”. Una sequenza di deliri e luoghi comuni violenti, aberranti e pericolosi, che vanno oltre i limiti della ragione, utilizzati dal consigliere di Salvini per chiedere l'istituzione di una giornata dedicata a coloro che secondo lui sarebbero i “veri discriminati”, per di più “costantemente minacciati”, i cattolici eterossessuali. Da cattolico, dico che i veri valori del cattolicesimo non hanno niente a che vedere con questo vergognoso attacco all'omossessualità.
Tra post sessisti contro le donne e visite a Predappio per omaggiare Mussolini, pensavamo qui in Toscana di aver visto tutto dai consiglieri della Lega. Ma evidentemente al peggio non c'è mai fine. Cosa dobbiamo aspettarci ancora? Che si torni a parlare di supremazia della razza ariana? Salvini ce lo spieghi, perché manca solo questo nelle parole del suo consigliere. Lo dico da cattolico, lo dico da sindaco, lo dico da babbo di due bimbi che prima o dopo si troveranno ad affrontare il mondo là fuori: Bagno a Ripoli – come Firenze e la Toscana – sono e saranno sempre dalla parte dei diritti, dell'uguaglianza, della democrazia, di tutti i cittadini onesti e giusti qualunque sia il loro orientamento sessuale. Non smetteremo mai di lottare per affermare questi principi.

Clicca qui per leggere la mozione presentata dal leghista.
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